Si è celebrata oggi, domenica 10 marzo, a Roma la prima direzione nazionale del movimento Indipendenza!. Movimento costituitosi il 26 novembre scorso dopo un lungo iter di aggregazione partito intorno al documento “FERMARE LA GUERRA” sottoscritto da una cospicua schiera trasversale di intellettuali, politici, imprenditori e lavoratori.
Il prolungato dibattito che ha impegnato per quasi otto ore i 147 membri provenienti da tutta Italia era imperniato sulle strategie e sulle azioni da intraprendere in vista delle prossime elezioni europee.

Al termine dei lavori è stato approvato un documento che recita «La Direzione del movimento ‘Indipendenza!’ (…) dà mandato al segretario Alemanno e al presidente Arlechino di promuovere un appello scritto al presidente della Repubblica per fermare la promulgazione della legge di conversione del Decreto Legge n. 7 del 29 gennaio 2024 sulle consultazioni elettorali, se questa legge conterrà ancora l’emendamento con cui – a quasi due terzi del periodo di tempo previsto per la raccolta di firme per la presentazione di liste nelle elezioni europee – vengono limitate fortemente le possibilità di derogare a tale raccolta di firme».
Infatti, è stato fermamente contestato il DL approvato in tutta fretta dal Governo che in sostanza, esempio unico in Europa, mira a impedire alle forze politiche emergenti di presentarsi all’elettorato.
«Questo provvedimento è chiaramente anticostituzionale e lesivo delle Direttive europee,» prosegue il documento di sintesi dell’assemblea «considerato anche il numero abnorme di firme necessarie per presentare una lista a tali elezioni (150.000 firme complessive, con 3 mila firme per ogni regione comprese Valle d’Aosta e Molise, contro le 60 mila necessarie per le elezioni politiche nazionali)»
Oltre a ciò la Direzione Nazionale del Movimento INDIPENDENZA!, «non ritiene di aderire alla proposta di alleanza elettorale per le elezioni europee lanciata dal Movimento ‘Sud chiama Nord’ di Cateno De Luca.
Questa proposta, come oggi viene formulata, è troppo timida per essere aggregante per l’elettorato a cui il Movimento Indipendenza si rivolge, perché non trasmette un messaggio di autentica opposizione all’Unione europea e non delinea un modello economico-sociale alternativo all’ideologia neo-liberista che ispira i Trattati europei. Impegna l’Esecutivo politico nazionale a lanciare un “Manifesto contro l’Unione Europea, per l’Europa dei popoli” che sia un punto di riferimento per tutti coloro che, a prescindere dalla loro provenienza ideologica, vogliono l’Indipendenza dell’Italia e delle altre nazioni europee da ogni forma di sudditanza, un nuovo modello economico e sociale ispirato all’identità europea e quindi alternativo al capitalismo liberista, l’immediato cessate il fuoco in Palestina e in Ucraina, una vera apertura dell’Italia al Mondo multipolare che sta crescendo fuori e contro l’unipolarismo americano. Solo in questo quadro si dà delega all’Esecutivo di verificare nuove proposte di alleanza per partecipare alle elezioni europee, scegliendo gli eventuali candidati da presentare nelle diverse circoscrizioni elettorali».
Raimondo Frau