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L’opinione: riflessioni su un “colpo di stato mondiale” perpetuo

Per tutta la vita, ho cercato di capire la realtà e i vincoli che essa ha imposto alle mie azioni. I “si” detti come anche i “no”. E quando credevo d’aver capito che potevo “consapevolmente”, “in conoscenza di causa”, prendere le decisioni che erano necessarie, i dubbi con il tempo si ripresentavano: e se avessi detto “si” oppure e se avessi detto “no”. Non ho mai invece avuto dubbi sui miei “no” agli assassinii (anche quelli per reazione).

Per permettermi di raggiungere l’obiettivo fissato cominciavo da uno “stato dei luoghi”: una indagine, una diagnosi, riflettendo durate tutto il periodo datomi. Nel mio linguaggio si traduce in “la riflessione che precede l’azione”.

In politica, una delle mie analisi, ho fatto spesso l’ipotesi che il governo, chi governa (o lo Stato, in senso generale) scelga sempre la soluzione che favorisca la maggioranza dei cittadini, anche solo per essere ri-eletto. Ma, come vedete, è purtroppo una “riflessione” errata. Questo perché dall’inizio di questo secolo, e dopo il clima di Tangentopoli in Italia, i governi che si sono succeduti un po’ ovunque nel “mondo sviluppato”, scelgono le soluzioni che accrescono il loro potere e non, invece, il “bene comune” (e che vadano al diavolo la prosperità generale e la Democrazia essi si dicono). Del resto la Mafia non si è mai preoccupata del “benessere” dei siciliani, come la Camorra di quello dei napoletani e neppure la ‘ndranghete di quello dei calabresi e così via per tutte le altre organizzazioni criminali che si sono solamente preoccupate di “preservare il controllo” dei territori. Il loro obiettivo è quello di “restare al potere”, nient’altro.

Quindi, per raggiungere il loro obiettivo, una buona parte di coloro che ci governano in Europa come negli Stati Uniti d’America hanno sviluppato un nuovo “Logos” che permetta loro di “rubarci la vita” senza dovercene rendere conto.

E il nuovo Logos eccolo qui: la realtà non esiste più, o meglio, non esistono che delle percezioni individuali e ognuna di queste percezioni è valida quanto le altre. Studiare questa realtà non serve dunque a niente poiché qualsiasi percezione vale quanto l’altra.

Quindi, una realtà generalmente accettata non richiede di imporre la minima costrizione né alle azioni, né alla strada da intraprendere per raggiungere il “fine”. La “libertà soggettiva” vince su tutto poiché la “realtà oggettiva” non esiste più.

Così la nostra società è passata dalla formula “La mia libertà si ferma laddove comincia quella altrui” a “la mia libertà non può essere limitata dalla realtà”.

Il ruolo, quindi, di chi governa non è più quello di prendere delle decisioni che soddisfino la maggioranza, ma di proteggere le minoranze contro la tirannia di questa maggioranza, poiché la Democrazia sarebbe una forma di totalitarismo.

Ma verifichiamo come chi governa nel Mondo attualmente utilizza questo “nuovo Logos” per portarci laddove vogliono loro. Cominciamo dalla nozione stessa della “Vita”.

Governare non è scegliere fra una buona e una cattiva soluzione, ma stare tra le due.

Vi ricordate il «periodo della pandemia» in cui un certo numero di “decisioni” hanno dovuto prendere? Ricordate che le persone anziane (>gli 80 anni) sono statele più toccate, mentre sui giovani essa ha avuto poco impatto se non quasi nullo? Un approccio razionale alla crisi, come per esempio è stato in Svezia, avrebbe sostenuto la richiesta alle persone over 80 di rimanere a casa e minimizzare le visite, di spingere al massimo i meccanismi di individuazione precoce e di sperimentare scientificamente quali trattamenti farmacologici funzionavano e quali no, cosa che è sempre stato fatto nella storia della medicina. Invece cosa è accaduto: è stato dichiarato che ogni vita “non ha prezzo“, che è un’imbecillità logica. Cosa facciamo se dobbiamo scegliere tra due vite, come del resto è accaduto? La soluzione scelta dal momento è stata quella di impedire ogni contatto tra esseri umani (distanziamento sociale), chiudendo l’economia e i trasporti, che causeranno invece molti più morti dell’epidemia, di scommettere tutto su un ipotetico vaccino e di consentire agli Stati di abolire tutte le nostre libertà fondamentali. Il che ha trasformato un’epidemia abbastanza classica in una catastrofe globale senza precedenza.

Dietro questa “decisione non decisione“, cioè quella della decisione di rifiutarsi di scegliere tra due decisioni sbagliate, la politica di far apparire la scelta ragionevole un dilemma morale inaccettabile e rifiutando così qualsiasi soluzione che non violi i diritti delle persone.

Va notato, tuttavia, che l’effetto principale di questa decisione è stato quello di aumentare massicciamente il potere dello Stato, quello di coloro che si sono rifiutati di scegliere tra le due cattive opzioni e questo potrebbe non essere una coincidenza.

Passiamo a un secondo esempio, quello del sesso di ogni cittadino.

Ognuno nel nuovo Logos è libero di scegliere il proprio sesso poiché il sesso biologico non esisterebbe. E così, se un individuo è “nato” uomo ma si “sente” donna, allora è una donna… Ahimè, non potrà però mai essere incinto (?), poiché non è realmente attrezzato per dare la vita. Lungi da me minimizzare la sofferenza di coloro che si trovano in questa situazione. Mi ritrovo però riportato al problema di cui sopra: non è mentendo a coloro che si trovano in questa situazione che saranno aiutati.

E qual è stata la prima decisione del signor Biden una volta eletto presidente degli Stati Uniti d’America? Consentire il reinserimento dei coscrittitransgender” nell’esercito americano, che era stato bandito dal precedente presidente, Trump.

Il ruolo dell’esercito è quello di difendere la nazione e non di essere utilizzato per esperimenti sociali. Ancora una volta, in nome della protezione di una piccolissima minoranza, il governo ha scelto quello che favorisce la minoranza rispetto alla maggioranza, mettendo così a repentaglio la sopravvivenza stessa della comunità e il morale dell’istituzione militare.

E questa decisione, che senza dubbio sarà seguita da un tentativo di abolire il secondo emendamento alla Costituzione americana (quello che consente ai cittadini di portare armi), alla fine aumenterà il potere delle classi dominanti sulla popolazione.

Con questi esempi, iniziamo a vedere emergere lo stesso processo: riguardo alle decisioni “loro” non sceglieranno in base agli interessi della popolazione ma in base a ciò che aumenta il loro potere.

Questo è il processo che Bertrand de Jouvenel descrisse molto bene nel suo immenso libro “From Power” «ogni decisione dell’ente statale ha un solo obiettivo: far crescere il Leviatano, cioè il potere politico a scapito del popolo».

Non si tratta quindi di una “cospirazione”, ma di una normale deriva di persone che per prime vogliono mantenere il potere utilizzando tutti i mezzi a loro disposizione, siano essi legali o … meno legali.

Si tratta quindi di un processo perfettamente normale, che esiste dall’inizio dei tempi e di cui nessuno può negare l’esistenza, e questa volta alla manovra, al timone, ci sono i “tecnocrati” alleati dei “plutocrati, proprietari dei media“.

Questo tentativo di dominazione da parte dell’élite è iniziato negli Stati Uniti alla fine del secolo precedente, con Bill Clinton che ha inventato la famosa triangolazione: i ricchi e i poveri molto poveri che si alleano contro il ventre molle dell’elettorato.

Esaminiamo ora un processo simile, ma questa volta in Europa e nel campo del denaro.

Tutti sanno che da molto tempo in Europa esiste una casta la cui costante volontà è stata quella di spezzare quelle comunità che vogliono vivere insieme per lasciare solo individui di fronte alle autorità pubbliche europee a cui sarebbe stata trasferita ogni sovranità e il cui potere esecutivo non avrebbe dovuto essere eletto.

Per raggiungere questo risultato, “loro” hanno creato l’Euro, che si rivela un disastro senza precedenti per le nazioni europee. Ma questa catastrofe, ancora una volta, li porta ad avere sempre più potere poiché hanno acquisito l’opportunità di acquisire e acquistare a loro vantaggio o a beneficio di coloro che li sostengono, con la moneta che stampano liberamente, tutti i beni creati dai cittadini europei per secoli. Un esempio: la Grecia e l’Italia è sulla sua via.

L’Euro ha infatti permesso il più grande trasferimento di ricchezza della storia, da coloro che lavorano a coloro che ci governano, cioè il più grande saccheggio di tutti i tempi, di gran lunga superiore a quello che fecero i comunisti in Russia nel 1917.

Controlliamo con tassi di interesse zero o negativi.

Immaginiamo che in un Paese vi co-esistano tre popolazioni:

1) la classe dirigente, composta da tecnocrati, plutocrati e mezzi di comunicazione;

2) i loro clienti, nel senso romano del termine, cioè coloro che vivono agganciati allo Stato e definiti “consumatori”;

3) Il resto della popolazione.

Per continuare a trasferire denaro ai loro “clienti”, la classe dirigente deve continuare ad abbassare il tenore di vita della terza popolazione, poiché è necessario fare denaro fresco per mantenere i clienti-consumatori.

A tal fine, deve spiegare che non ha scelta, che la situazione è disperata e che ha bisogno di riformare le pensioni, per esempio, perché sa benissimo che non deve toccare le prebende della popolazione numero 2, che potrebbe o ribellarsi o smettere di votarle. E quindi l’ultima cosa che la popolazione 1 vuole sarebbe quella di aprire un’indagine sulle malversazioni del tipo di frode in materia di “servizi di sicurezza sociale”.

Azzerare i tassi di interesse e concedere prestiti significa continuare a permettere il saccheggio della popolazione 3 che lavora, a beneficio dei “clienti-consumatori” 2, senza che la classe dominante 1 abbia nulla da pagare.

L’interesse che la classe dominante 1 dovrebbe ricevere dalla popolazione 3 viene semplicemente pagato dai “clienti-consumatori” 2… e tutto va bene madama la marquise.

In termini marxisti, c’è quindi una collusione oggettiva tra la prima e la seconda “classe” per continuare a saccheggiare la terza, e il nuovo “Logos” permette di giustificare “moralmente” questa complicità in nome della lotta a beneficio delle minoranze.

E, naturalmente, si farà di tutto per impedire alla terza classe di organizzarsi politicamente, cosa che riesce creando da zero il pericolo “complottista”, “negazionisti”, “razzisti”, “fascisti”. Ciò che i media sono riusciti a fare nel Mondo contro Bolsonaro, prima, poi Trump e in Italia contro Salvini e, adesso, forse faranno contro la Meloni.

Concludendo

I nostri Stati sono caduti sotto il controllo di forze deleterie che non vogliono il bene comune, ma solo il mantenimento del loro potere.

Tuttavia, l’unico modo per far uscire questa classe parassita, la numero 1, è attraverso il voto e quindi la loro soluzione migliore per difendersi è che tecnocrati e plutocrati aumentino il più possibile il voto di nuovi “tossicodipendenti” (come i nuovi immigrati). Perché il problema per la popolazione diventerà insormontabile se i capi (Classe 1) e i loro clienti (Classe 2) insieme copriranno più del 50% di coloro che votano. Questo è ciò che esiste già da molto tempo in Argentina e in Venezuela e che rende illusorio un cambiamento con il voto.

E la lunga agonia della Nazione può poi iniziare…

Mi sembra che, per quanto riguarda il nostro paese, l’Italia, dopo il 2022, qualsiasi ritorno democratico a vantaggio della maggioranza diventerà… difficile, ma potrei essere troppo pessimista.

Scusatemi se questa volta sono stato troppo lungo e…buon voto a giugno.

Marco Affatigato

Riguardo l'autore

Marco Affatigato

nato il 14 luglio 1956, è uno scrittore e filosofo laureato in Filosofia - Scienze Umane e Esoteriche presso l'Università Marsilio Ficino. È membro di Reporter Sans Frontières, un'organizzazione internazionale che difende la libertà di stampa.

Nel 1980 la rivista «l’Uomo Qualunque» ha pubblicato suoi interventi come articolista. Negli ultimi anni, ha collaborato regolarmente con la rivista online «Storia Verità» (www.storiaverita.org) dal 2020 al 2023.