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L’opinione: mi domando, ma chi odia chi?

Attenzione. Se credete nel matrimonio fra un uomo e una donna, se pensate che i bambini abbiano bisogno di un papà e di una mamma, se ritenete che mascolinità e femminilità siano non solo conseguenze culturali ma dati di natura, se non siete in linea con il pensiero “politicamente corretto”, potreste essere catalogati come pericolosi ODIATORI, nell’elenco dei “cattivi” perché ritenuti “anti-Lgbtq”, cioè ostili alle persone omosessuali, bisessuali, pansessuali, asessuali, intersessuali, transessuali, transgender eccetera.

Ma in che senso ostili? Semplicemente, perché hanno manifestato perplessità e obiezioni. Ormai è legge del Parlamento italiano con quella legge chiamata comunemente ‘’Legge Zan’’ dal suo presentatore e primo firmatario.

Eppure mi sembra che, da sempre, io mi sia impegnato per dar parola alle minoranze e che alla base della mia attività ci sia sempre stata la difesa delle libertà fondamentali di parola, religione e coscienza. Non credo che in questo ci sia alcuna forma d’odio, bensì la convinzione che tutte le persone siano esseri umani e che tutti gli esseri umani, nella loro dignità, siano meritevoli di rispetto. Rispetto ed ho sempre invitato a rispettare tutti, anche coloro che la pensano in altro modo, magari confrontandosi. Nessuno nasce con la verità in tasca.

Quanto al matrimonio, la famiglia e la genitorialità ritengo che siano pilastri della società e certamente mi impegno, politicamente e socialmente, a combattere la disgregazione familiare e il suo impatto sui bambini; come ritengo che la sessualità e la vita, per me siano “naturali” e, ognuno, è libero di esprimerla come vuole, per la prima e farne ciò che vuole, la seconda, ma senza obbligare chi non la pensa come lui o lei o…, li mi oppongo.

Ma, nonostante ciò, mi ritrovo ad essere definito “odiatore”, nel senso dispregiativo del termine, e nella lista che sembra essere redatta “degli odiatori”. Ma questo tipo di discriminazione non sembra interessare i paladini del politicamente corretto.

Una cosa devo però affermare e su questo gli do ragione: non sono in linea con il pensiero politicamente corretto e non sono d’accordo con il suo programma di diffusione della teoria gender, come non sono d’accordo con il movimento BLM e il movimento “Cancel Culture” e, ancora, spesso non sono d’accordo coi ‘’programmi progressisti’’ politici di sinistra e di estrema sinistra, con ‘’programmi progressisti’’ comunisti come con quelli capitalisti. Dimenticavo: non sono neanche d’accordo con il fondamentalismo islamico e con l’organizzazione dei Fratelli Musulmani, ma quest’ultimi dall’Egitto già mi hanno fatto una fatwā.

Allora la domanda da porre è “non è che le persone non-odiatori odiano le persone che non sono come loro e stilano liste di persone da odiare?”.  Allora chi odia chi?

Marcon Affatigato

Riguardo l'autore

Marco Affatigato

nato il 14 luglio 1956, è uno scrittore e filosofo laureato in Filosofia - Scienze Umane e Esoteriche presso l'Università Marsilio Ficino. È membro di Reporter Sans Frontières, un'organizzazione internazionale che difende la libertà di stampa.

Nel 1980 la rivista «l’Uomo Qualunque» ha pubblicato suoi interventi come articolista. Negli ultimi anni, ha collaborato regolarmente con la rivista online «Storia Verità» (www.storiaverita.org) dal 2020 al 2023.