La mostra “L’instabilità del limite” di Annamaria Gelmi è in corso alla Galleria Civica di Trento fino al 6 ottobre 2024. Curata da Margherita de Pilati e Gabriele Lorenzoni, questa esposizione è un omaggio all’artista trentina, che ha avuto una carriera ricca e variegata. Se dovessi tra le tante persone che hanno fatto arte, scegliere un solo nome, dopo Depero certamente non avrei dubbi: Gelmi.
Gelmi, nata a Trento nel 1943, ha studiato all’Istituto d’Arte di Trento, all’Accademia di Brera a Milano e all’Accademia di Venezia. La sua prima mostra risale al 1968 a Bolzano, e da allora ha partecipato a numerose esposizioni in Italia e all’estero. Le sue opere si caratterizzano per l’uso di materiali come plexiglas, metacrilato e altre materie plastiche, giocando con trasparenze e forme geometriche.
Negli anni ’80, Gelmi ha abbracciato il colore, creando opere che richiamano memorie storiche e frammenti di architetture classiche. Negli anni ’90, i suoi lavori hanno iniziato a includere elementi architettonici come segni simbolici, con un uso più intenso del colore. Recentemente, l’artista ha realizzato sculture e installazioni in ferro, pietra e ottone.
Annamaria Gelmi è un’artista nota per il suo uso innovativo dei materiali e l’astrazione geometrica. Il lavoro di Gelmi coinvolge spesso materiali come il plexiglass, il metacrilato e il vetro, creando pezzi che giocano con la trasparenza e la luce.
Nel corso della sua carriera ha esposto ampiamente, tra cui mostre personali in Italia e all’estero. Il suo lavoro si è evoluto nel corso dei decenni, incorporando elementi di architettura ed esplorando i temi dello spazio e della memoria.
La mostra che andrete a vedere, quindi, merita tutto il cuore che avrete, ma anche l’intelletto e il sapere filosofico di questo ‘apeiron curioso e sempriterno che definisce il limite delle ragioni. Buona visione.
Annamaria Gelmi. L’instabilità del limite. https://www.mart.tn.it/mostre/annamaria-gelmi-linstabilita-del-limite-156343