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Editoriali

Elezioni americane: un’analisi di Kamala Harris e Donald Trump

Non sono mai stata una sfegata della politica all’americana. Tantomeno delle Elezioni americane. Dalla decadenza dei valori e dei costumi dell’era Clinton. Ho la ferma convinzione che ci si stia giocando uno sporco gioco, che ha polarizzato in modo drammatico la società virtuale, alimentando un pensiero unico sempre più distante dalla realtà. I Democratici, con il loro fervente impegno per i diritti civili, sembrano privi di cognizione riguardo l’economia, mentre i grandi finanzieri e industriali sembrano disconnettersi dalle ripercussioni delle loro azioni.

Le recenti elezioni americane ci riguardano ogni giorno di più. Gli Stati Uniti continuano a detenere un potere immenso nello scacchiere internazionale, un’influenza che la giovane Unione Europea fatica a eguagliare. Ogni crisi o conflitto mondiale riporta alla luce la fondamentale base democratica post-bellica. Evidenziando l’atlantismo come pilastro di un nuovo modo di concepire l’equilibrio internazionale.

WonketteBazar – KnowYouMeme

Non deve essere stato facile, per un cittadino americano, in queste Elezioni americane, rimanere indifferente di fronte a due “casi” così estremi. Kamala Harris e Donald Trump. La polarizzazione della società è stata ricercata, voluta e ottenuta attraverso esclusioni e campagne mediatiche mirate. Il fascino della politica delle grandi masse persiste. I rally americani si caratterizzano per momenti eccezionali, atti simbolici che rivelano la presenza di pensatori non allineati. Le piazze si riempiono, artisti si schierano a favore dei loro candidati, ma non mancano neppure episodi di violenza, poiché l’America è anche questo.

Un risultato frammentato e contrastante

Tuttavia, è mio parere che la maggioranza degli elettori americani abbia cercato un fazzoletto per votare, nel tentativo di soffocare l’odore sgradevole di slogan vuoti e promesse irrealizzabili. I Democratici, che emergono da un periodo di gestione sobria con Biden, offrono parole dolci e promesse di unità, mentre i sostenitori di Trump esprimono la necessità di non conformarsi, di rivendicare un’identità valida e riconoscibile.

Commento in diretta di Patriot News 4 U

Oggi, per la prima volta, ci troviamo di fronte a una competizione tra due visioni d’America tanto differenti quanto simili. Siamo in attesa del risultato, con la consapevolezza che la nostra fortuna dipenderà dalla capacità di dialogo con l’Oriente. La geopolitica sta cambiando: un Oriente che ha deciso di mettere un freno all’espansione occidentale e sta schiacciando Ucraina e Israele come ultime roccaforti di un sistema di fiducia sempre più vacillante. Le Elezioni americane ci diranno dove andremo a parare.

Live coverage Texas TV e Agenda Free TV

Siamo noi a dover ricostruire ciò che è andato perduto in questi anni, in cui avremmo avuto bisogno di Giganti, mentre ci siamo ritrovati a fare i conti con Nani. È tempo di riflessione, di impegno e, soprattutto, di responsabilità nella scelta del futuro.

Martina Cecco