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Un rendering del Ponte sullo Stretto. "Per me è una grande soddisfazione, vi ringrazio". Con queste parole il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha aperto la riunione al Mit sull'aggiornamento del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. Al ministero si è svolto l'incontro istituzionale per presentare la relazione del progettista sull'aggiornamento del progetto definitivo del collegamento stabile tra Calabria e Sicilia. ANSA/US MIT +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK +++
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Ponte sullo Stretto. L’Ing. Risitano: “Progetto contiene errori, lo dice anche progettista. Se rimane definitivo è una vera truffa”

Ponte sullo Stretto. L'Ing. Risitano: "Progetto contiene errori, lo dice anche progettista. Se rimane definitivo è una vera truffa"

“Approvo relativamente le parole del presidente INGV Gianluca Valensise, che conferma l’inesistenza di un certificato di via libera sismico alla costruzione del ponte sullo stretto. La verità è che non esiste alcun ente approvato che svolge questo tipo di attività. Il governo per questo progetto si sta servendo di esperti di cui non fornisce i nominativi, e nemmeno presenta l’istituzione a cui costoro apparterrebbero”.

Esordisce così ai microfoni di Radio Cusano, l’Ing. Antonino RisitanoProfessore ordinario di Costruzione di Macchine, nel suo intervento durante la trasmissione ‘5 Notizie’ condotta da Gianluca Fabi, in merito al possibile rischio sismico per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina.

Il Prof. Risitano, proseguendo nel suo intervento ha poi spiegato: “Gli addetti ai lavori dovrebbero condurre ricerche approfondite sulla tenuta di una struttura così importante come quella del ponte sullo stretto di Messina, soprattutto sulla sua tenuta nel tempo cosa che, a mio avviso, col progetto attuale non sarà mai una sicurezza. Molti autorevoli esperti hanno già verificato come il tema del rischio sismico per un’opera di questa portata sia un’enorme criticità, sia dal punto di vista del luogo in cui verrebbe eretta che dal punto di vista tecnico della sua costruzione”.

Successivamente l’ingegnere si è soffermato quindi sull’aspetto tecnico in particolare asserendo come: “il problema di quest’opera è proprio il progetto. Al rischio sismico dobbiamo aggiungere il tema della resistenza dei cavi portanti, ossia il cuore pulsante della struttura. Io ho studiato le carte-dichiara- e posso affermare che il progetto contiene errori ammessi finanche dal progettista, che di conseguenza ha chiesto dei cambiamenti al comitato scientifico, quali per esempio di verificare i cavi perché non si riuscivano a fare le prove necessarie su quelli che erano stati montati. Stiamo parlando del sistema di appoggio del ponte stesso, non possiamo non definirlo un problema. Serviva allora proporre un cambio del progetto stesso perché se si deve modificare il cuore della struttura vuol dire che il progetto è sbagliato. Mi prendo le mie responsabilità ma se la situazione è così critica il progetto è falso e tutto ciò che ne deriva è un progetto che è una truffa”.

Antonino Risitano ha infine terminato il suo intervento reiterando la sua tesi “ci sono dei documenti che anche la CGIL porterà e che sostengono ciò che dico. Il problema è voler raccontare questo come un progetto definitivo, ma al massimo può essere utilizzato come studio preliminare. E’ mai possibile definire tale un progetto su cui lo stesso progettista chiede dei cambiamenti? Io non credo“.