I commenti posticci e anacronistici sulla storia non hanno mai alcuna utilità, di qualsiasi colore essi siano, sono solo propaganda o contro propaganda, ovvero tempo perso, tantomeno se vengono fatti a casaccio, dicendo cose imprecise, che non hanno attinenza con il problema in oggetto, che non servono a niente, nemmeno come vezzo retorico, in una seduta consigliare, come accaduto di recente a Trento.
Va però tenuto presente che ogni parola ha un peso e che non sempre i fatti storici sono spiegabili leggendo i documenti, ci sono delle azioni che viaggiano nel tempo, come fenomeni carsici e poi emergono improvvisamente.
Quella frase, a parer mio, doveva servire, maldestramente, per chiudere la polemica sulle candidature e i sostegni ai candidati Sindaco del Capoluogo, era forse sufficiente che il reo imberbe avesse detto che le case pubbliche sono una politica che affonda le origini nelle opere per la famiglia, in Trentino, che spesso sono state oggetto di interesse dei partiti conservatori, ma anche dei partiti moderni, che il PATT, che la DC, che il PD spesso hanno inserito il problema casa nei loro programmi, esplicitamente, insomma bastava citare argomenti di interesse che fossero “sul pezzo”.
Invece no, per giustificare le alleanze, per parlare dei partiti che hanno sempre portato avanti la questione delle famiglie numerose, qualcuno si è preso in contro piede, infatti così non si poteva dire, perché ad oggi le famiglie numerose non sono solo quelle madrelingua italiana e le liste per le case pubbliche sono miste, italiani per nascita e non.
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Direi che per tutti sarebbe meglio evitare questi stupidi scivoloni, pensiamo solamente al socialismo, la radice di tutti i poteri accentrati e di tutte le politiche del secolo scorso.
Hitler e Stalin erano pienamente in sé quando decisero di proporre il patto Molotov-Ribbentrop e nessuno avrebbe mai sospettato che – in seguito – oltre a incamerare mezza Polonia, il sogno dello zar fosse di recuperare quello che era stato “suo”, ovvero Estonia, Lettonia, Lituania e Finlandia. Al contrario Hitler era interessato a recuperare il suo fronte, con la Danimarca, la Norvegia e i Paesi Bassi.
Non siamo molto distanti da quello che sta accadendo adesso, in cui Trump è impegnato nel recupero della sicurezza nella navigazione in acqua internazionali commerciali nel Canale di Suez e nella guerra in Palestina e non intende occuparsi dell’Ucraina perché non può permettersi di impegnarsi su due fronti, anche perché in questo modo lasciando un fronte recupera un buon rapporto con Putin che è un intermediario notevole e molto potente. Di ieri la difesa in Yemen.
Ognuno della storia ha vissuto e visto il suo punto di vista, per cui è naturale che un nipote di un fascista abbia vissuto un’esperienza molto diversa rispetto a quella di un nipote di un partigiano. Pacifico, ci sta. Preoccupante che si voglia improvvisare la resurrezione delle dittature, proprio nel momento in cui non sarebbe il caso.
Martina Cecco