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Guerra: in Iran finirà come in Giappone?

Il parere sulla Guerra in atto tra Israele, Palestina e Iran dovrebbe essere lapalissiano, per un occidentale. Sempre e comunque dalla parte di Israele. Un popolo antichissimo che ha saputo rendersi lentamente moderno, mantenendo le sue tradizioni e la sua fede, ma applicando la giurisprudenza del momento, senza mai avere la tentazione di tornare indietro di secoli per rimettere in circolo assurdità da regime che non hanno nessun senso, tantomeno religioso.

Il motivo per cui molti occidentali non prendono posizione o sono contrari alla politica di Israele di questi ultimi mesi, non è lo stesso per cui lo erano tempo fa. Con l’ultimo attacco da parte di Hamas, finanziato e radicato nella perversità dell’Iran, chi non sostiene Israele è semplicemente antisionista (probabilmente la maggior parte dei cittadini mediorientali lo sono) oppure antisemita (se è un nativo occidentale). Molti di noi hanno ascoltato le parole di Hamas, quando oltre 10 anni or sono si poneva come interlocutore politico, e ha fregato il sistema.

E’ giusto calarsi la maschera: nessuno Stato democratico occidentale può permettere che i confini siano violati continuamente e permanentemente da un qualsivoglia movimento estremista. In questo caso sì (e non in Ucraina) è in pericolo tutto l’Occidente (attentati ne abbiamo già visti o serve del fosforo.. cosa non è chiaro nelle parole di Ali Khamenei). Chi sostiene il regime è antisemita. Vuole una sola cosa: radere al suolo Israele e arrostire con l’atomica gli ebrei fino all’ultimo osso.

Ora, sia chiaro, se Ali Khamenei continuerà in questa direzione, non avendo ancora costruito alcuna testata atomica, muovendosi fuori dai confini, minacciando e spedendo missili, mi pare piuttosto chiaro che si troverà di fronte gli USA e potrebbe diventare parte della storia della guerra, l’Iran. E’ già accaduto che il mondo si sia fermato per via di un attacco atomico. Probabilmente tutto questo fermento continuo trasformatosi in guerra a macchie, come diceva il buon Papa Francesco, è già fuori controllo. E non attenderemo che l’Iran riceva la sua bomba dagli amici, la riceverà dall’alto, Trump non è Bush e non c’è tempo per altre sciocchezze. Le parole del presidente americano sono state altrettanto chiare e se non si comprende che il tempo è scaduto, forse la situazione è già troppo compromessa. Israele non è un paese del Medioriente, è un paese democratico e non è accettabile che la politica europea non ne voglia prendere atto e continui a tergiversare mentre ci difende.

Martina Cecco

Riguardo l'autore

martinacecco

Giornalista e blogger. Collaboro con il web in rosa di Donnissima. Dirigo Secolo Trentino e Liberalcafé. Laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi di Trento. Collaboro con un Progetto sperimentale di AI. Sto frequentando un master breve (Scuola di Liberalismo 2025) presso la Fondazione Luigi Einaudi.