Facebook non permette di utilizzare l’immagine dell’episodio di Paolo e Francesca nel Canto V dell’Inferno dantesco. La notizia emerge a seguito della mancata promozione alla mostra di Treviso su August Rodin utilizzando l’immagine della celebre statua del “Bacio”. Lo ha comunicato lo stesso social a Linea d’Ombra lo studio trevigiano specializzato in grandi mostre d’arte.
“Mostra eccessivamente il corpo o presenta contenuti allusivi” spiega il social nella nota inviata agli organizzatori suggerendo “di utilizzare contenuti che si concentrano sul prodotto o servizio, evitando allusioni di natura sessuale”.
Simili polemiche sono da sempre al centro di Facebook. Il noto social network, per espressa volontà di Zuckerberg, ha da sempre censurato ogni riferimento sessuale presente sul social. Non si sanno i veri motivi di una tale pudicità da parte del fondatore di Facebook, ma la sua politica è andata in controtendenza a un internet a forte trazione pornografica.
Effettivamente non si può che restare sbigottiti nel momento in cui anche un’opera d’arte viene censurata perché contiene delle nudità: l’arte, sopratutto quella classica, si è sempre caratterizzata per questi elementi.
“Può un’immagine – risponde il responsabile di Linea d’Ombra Marco Goldin – simbolo della storia dell’arte essere paragonata a una qualsiasi immagine di carattere sessualmente esplicito? In una Rete invasa da orribile pornografia vogliamo davvero equiparare i nudi rinascimentali a immagini che invece circolano liberamente?”.
Per Facebook si, per altri social network, come per esempio Twitter, no.