Sono passati ormai quasi due mesi da quando la Liberty Media, la società proprietaria e detentrice della Formula 1, ha preso la decisione di far scomparire le “ombrelline” dalle piste di Formula 1 a partire dalla stagione 2018/2019, segnando così un epocale cambio di tendenza nel rapporto tra donne e motori.
Fino all’ultimo Gran Premio della scorsa stagione le “ombrelline”, le avvenenti ragazze che accompagnavano i piloti in pista prima della gara, erano state parte integrante del circus. Apprezzatissime dai tifosi, le ragazze-ombrello avevano contribuito a rafforzare il mito del rapporto tra belle donne e belle auto, un mito che nel 2017 Liberty Media ha voluto sfatare con decisione.
Le motivazioni ufficiali dietro questo storico provvedimento sarebbero da ricondursi alla volontà dei nuovi padroni della Formula 1 di voler modernizzare l’intera categoria, aggiornandola a quelli che sono gli attuali valori della società odierna. Valori come quelli del rispetto nei confronti della donne, che non devono più essere viste solamente come un bel corpo o come oggetti da sfoggiare al fianco dei “bolidi” di Formula 1.
Questa decisione sembra aver trovato terreno fertile nell’intero mondo dell’auto, che si è rapidamente adeguato alle “nuove” linee guida dettate dal mondo delle corse. Anche all’interno del prestigioso “Salone dell’Automobile di Ginevra”, giunto quest’anno all’88° edizione, la musica sembra essere cambiata.
Se nelle passate edizioni i vari stand erano stati impreziositi dalla presenza di hostess avvenenti, ma che poco avevano a che spartire con il mondo dei motori, quest’anno le varie case automobilistiche hanno deciso di invertire la rotta. Grazie alla presenza di hostess e steward preparati ed in grado di aiutare i visitatori anche sulle questioni tecniche delle autovetture, i visitatori hanno potuto apprezzare maggiormente i prodotti presentati senza distrazioni.
La competenza sembra aver preso il posto della mera bellezza, segno tangibile di come tutti all’interno del mondo dei motori abbiano deciso finalmente di porre l’accento sulla qualità dei loro prodotti piuttosto che sull’avvenenza delle loro collaboratrici.
Così facendo non solo viene dimostrata una maggiore sensibilità a questo annoso problema, ma ci si assicura che l’attenzione del visitatore si focalizzi esclusivamente sulla vettura che viene presentata.
Queste iniziative evidenziano come sia la prossima stagione di Formula 1 (in partenza il prossimo 23 marzo) sia l’intero mondo dell’automobile, stia cercando di adeguarsi alle richieste della società moderna. Una società che prescinde dal genere e dall’aspetto fisico delle persone in favore della preparazione delle persone.
Se nel recente passato il mondo dei motori era appannaggio esclusivo maschile, il futuro sembra aprire le porte anche alle donne che, liberate dal vincolo che le vedeva legate al ruolo di accompagnatrici di corredo alle auto, possono finalmente aspirare a ricoprire anche altre cariche.
Le premesse sembrano essere ottime per vedere un reale cambiamento nel mondo dei motori, già dal prossimo week end sarà possibile constatare quanto questa nuova consapevolezza avrà cambiato il mondo della Formula 1. La stagione in partenza si appresta ad essere una delle più spettacolari di sempre, anche senza la presenza delle “ombrelline”.
Carlo Alberto Ribaudo