Devid Moranduzzo, Consigliere Provinciale di Lega Salvini Trentino, ha voluto rispondere personalmente, attraverso una nota, alle dichiarazioni del Consigliere Paolo Ghezzi.
Ghezzi nelle scorse ore era intervenuto alle celebrazioni per il quarantennale del Punto d’Incontro di via Travai a Trento lamentando la necessità di provvedere ad “allargare un fronte democratico inclusivo” per contrastare “l’autunno leghista” arrivato lo scorso 21 ottobre.
Devid Moranduzzo ha voluto rispondere al Consigliere di Futura 2018 dichiarando: “Le parole pronunciate dal Consigliere Ghezzi nella giornata di ieri esprimono appieno come il ‘suo mondo’ sia arrivato alla fine. Parole piene di rancore e di malinconia, che non tengono minimamente conto di cosa sia la Lega e di cosa noi rappresentiamo per tanti trentini. Riteniamo che non ci appartenga minimamente il concetto di ‘nazionalisti dello scontro’ e, anzi, la sua visione utopica nel riproporre un nuovo ‘68 si scontra con la dura prova dei fatti che danno quella stagione storica fallimentare”.
Successivamente, terminando il suo intervento, il Consigliere provinciale di Lega Salvini Trentino ha aggiunto: “Ad esempio il Consigliere Ghezzi affronta il tema dei poveri e ciò mi porta a porgli una domanda: dove era la sinistra in questi ultimi 20 anni di governo? I trentini hanno capito che la sua visione del ‘mondo’, e dei suoi compari, ha dei limiti e molte persone che arrivano con difficoltà a fine mese ci hanno sostenuti. Il loro sistema è fallito, travolto dalla storia e dalla forza delle idee e della concretezza di cui noi della Lega siamo emblema. Quella del 26 maggio per l’Europa sarà la primavera del sovranismo dal volto umano”.