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Covid. Problemi con il vaccino, Johnson&Johnson sospende la sperimentazione

Nelle ultime settimane il coronavirus è tornato prepotentemente a spaventare la popolazione mondiale. Anche in Italia dove la situazione rimane, per ora, sotto controllo, il Governo "è stato costretto" ad intervenire emanando nuove norme restrittive volte a salvaguardare la popolazione dall'aumento dei contagi.

Nelle ultime settimane il coronavirus è tornato prepotentemente a spaventare la popolazione mondiale. Anche in Italia dove la situazione sembra rimanere, per ora, sotto controllo, il Governo “è stato costretto” ad intervenire emanando nuove norme restrittive volte a salvaguardare la popolazione dall’aumento dei contagi.

Il Governo italiano infatti, attraverso un nuovo Dpcm, (tra le varie) ha esteso l’obbligo di indossare la mascherina, limitando anche le attività sportive amatoriali e la movida. Le limitazioni hanno interessato anche ristoranti e bar che, secondo le nuove disposizioni, dovranno far rispettare il divieto di consumazione, per cibi e bevande, in piedi dopo le ore 21 e dovranno chiudere tassativamente entro la mezzanotte.

Gli italiani, nonostante tali disposizioni abbiano promosso un generale clima di malcontento, dovranno rispettare queste limitazioni almeno fino al prossimo 13 novembre, in attesa che venga trovata una cura capace di contrastare efficacemente il Covid-19 o che venga sviluppato un vaccino affidabile.

Ipotesi che sembrano ancora molto lontane visto e considerato che nelle scorse ore Johnson&Johnson, l’azienda americana che sta lavorando ad uno dei vaccini, ha annunciato di aver sospeso la propria sperimentazione a causa di uno dei partecipanti che si è ammalato senza che i ricercatori siano riusciti ad individuarne le cause.

La stessa Johnson&Johnson, attraverso un comunicato riportato da Adkronos, ha evidenziato come la malattia del paziente volontario sarà monitorata e valutata attentamente, chiarendo al contempo come episodi come questo siano molto frequenti all’interno degli studi clinici. Non solo, l’azienda statunitense ha poi affermato:“Gli eventi avversi gravi non sono rari negli studi clinici e ci si può ragionevolmente aspettare che il numero di eventi avversi aumenti negli studi che coinvolgono un gran numero di partecipanti. Inoltre, poiché molti studi sono controllati con placebo, non è sempre immediatamente evidente se un partecipante ha ricevuto un trattamento in studio o un placebo.”

Nonostante la notizia arrivi come una vera doccia fredda per chi si aspettava che si potesse arrivare ad avere un vaccino sicuro ed affidabile in tempi molto brevi, a lasciare un piccolo spiraglio v’è il fatto che non sia ancora stato comunicato se il paziente che si è ammalato avesse preso il vaccino o il placebo.

In attesa che vengano rivelati ulteriori sviluppi della vicenda, la speranza non può che essere quella che, nonostante questo episodio, la sperimentazione del vaccino anti-covid possa proseguire senza intoppi. In modo da garantire, nel minor tempo possibile, uno strumento valido ed efficace per debellare definitivamente il coronavirus.

Carlo Alberto Ribaudo