Dove eravamo rimasti? Ah, sì: alle feste di Arcore – condannate come immorali con un’implacabilità da far impallidire sant’Alfonso Maria de’ Liguori – e, più recentemente, al Papeete, con la presenza di Matteo Salvini a torso nudo altresì condannata come indecente, con tanto d’accostamento alle foto di Aldo Moro in spiaggia, lui, impeccabilmente incravattato. Altri tempi.
Ora i progressisti, sorpresa, sono tornati a difendere il diritto di divertirsi pure per i politici. L’occasione è venuta sotto forma di soccorso alla premier finlandese, Sanna Marin, 36 anni, immortalata nel corso di feste molto allegre, tanto che neppure l’interessata ha potuto negar nulla, limitandosi all’autodifesa tipica dei giovani pizzicati sbronzi alla guida: «Ho solo bevuto un po’ di alcol».
Di qui il soccorso progressista di cui si diceva e del quale è un fulgido esempio l’intervento su Repubblica a firma dello psicanalista Massimo Recalcati, il quale ai critici della politica nordica ha rinfacciato una forma di «accusa sfacciatamente moralistica» nelle cui pieghe si scorge «la pioggia acida dell’invidia». Segnarsi tutto, please. Tornerà utile al prossimo populista sorpreso a far bisboccia e perciò accusato di essere un essere umano.
Giuliano Guzzo