Per la prima volta nella storia dell’Unione Europea, i figli di genitori separati parleranno del loro difficile vissuto a seguito della separazione. Come ogni anno, nella giornata del 20 novembre – Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – si ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989 ha adottato la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Quest’anno, a sottolineare maggiormente l’importanza di questa ricorrenza, la decisione di organizzare una conferenza stampa a Strasburgo, nella sede del Parlamento Europeo.
Sarà un momento di racconto per alcuni figli di genitori separati italiani che, per la prima volta, avranno l’opportunità di mettere in luce la reale condizione sfavorevole dei loro diritti fondamentali, spesso negati a causa di legislazioni inadeguate. Delle modifiche a livello normativo, che vadano a limitare le conseguenze psicologiche ed educative di una separazione sui figli, sono ormai sempre più doverose.
Da qui, la decisione di essere presenti a Strasburgo per organizzarvi una Conferenza stampa il 22 novembre, in occasione della sessione plenaria. La presentazione del manifesto dei figli di genitori separati in questa sede rappresenta un primo grande passo verso il cambiamento.
Un percorso sicuramente lungo e difficile, che ha tuttavia cominciato a gettare le prime basi il 18 novembre presso il Palazzo delle Stelline, con una prima conferenza organizzata sul tema. L’Onorevole Angelo Ciocca dal 2016 è impegnato nel portare avanti gli argomenti relativi alle separazioni e alla difesa dei diritti dei bambini che sono figli di separati, perché possano vivere con serenità l’andamento famigliare, a prescindere dallo status della coppia che li ha generati. In particolare per quanto riguarda il diritto dei figli di avere contatti paritari con i padri e le madri. Un fatto che in Italia trova ascolto solo di recente. Ad esempio.
“In caso di mia rielezione – aveva dichiarato l’Onorevole Ciocca nel 2019 – come prima cosa mi voglio impegnare a portare a Strasburgo le istanze di quei padri, lo abbiamo già fatto nel 2016, quando Salvini era deputato, accogliendo Gabriele Fabris che ha raggiunto Strasburgo in bicicletta dal Veneto. In Svezia, ad esempio, la separazione non è solo una questione civilistica, ma una questione di salute e sanità sociale pubblica. È indispensabile che vengano formate, all’interno delle Forze dell’Ordine, figure competenti in grado di gestire, da un punto di vista psicologico casi simili“.