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Arisa: pubblica delle foto con diversi look e viene insultata, lei rimanda on line gli screen dei pvt

Arisa, la cantante, da qualche tempo ha deciso di dare una svecchiata alla sua immagine di cantante da studio, elabora delle situazioni con look moderni e posta le foto on line. La maggior parte delle sue foto sono comunque molto moderate, in alcuni casi no, ad esempio quando si postò sul water, ne parlammo perché non era una foto particolarmente bella, ma in taluni casi sono foto originali, carine, altre volte si tratta di foto proprio belle. Ad ogni modo, la vicenda è chiara: le foto sono state prese di mira, specialmente le ultime, dove posa in pizzo, velo e autoreggenti nere.

“Bando ai vittimismi, certe cose non mi feriscono più. Ma esco allo scoperto volentieri volendo dare il mio contributo per combattere questo atteggiamento di odio che imperversa sui social senza alcuna censura. Sono davvero brutte le cose che scrivete , ma ancora più brutto è che voi le pensiate. Se chiunque scrivesse cose così pesanti a vostra figlia, a vostra madre, a un’amica a cui tenete, come reagireste? Ve lo dico io, molto male. E qualcuno potrebbe rispondere: “ ma mia figlia non si mette con le chiappe al vento sui social”.. Può darsi. Ma il diritto di offesa che pensate di avere a ragion veduta ha lo stesso principio di chi esercita violenza fisica contro una donna vestita in minigonna. E il fatto che alcune delle offese che si leggono provengano da donne come me mi dice che siamo messe male.”

“Peccato, la strada per la libertà è ancora lunga forse perché non sappiamo ancora bene che cos’è , o forse alcuni di noi non hanno ancora il coraggio di essere davvero liberi. Intanto in occasione delle celebrazioni del #25novembre, #giornatacontrolaviolenzasulledonne tu m’insulti #EioTiPubblico , così t’impari!”

Ecco che cosa ha scritto ieri la cantante, pubblicando poi le immagini in screen degli insulti, scontati, che ha ricevuto. Forse vale anche la pena di dare un paio di risposte a queste persone, che non sono esattamente un modello per gli altri, visto che in una nazione democratica la realtà del quotidiano si basa sull’imprescindibile valore del vivi e lascia vivere. I commenti che NON SONO insulti sono opinioni libere, ma gli insulti non si possono tollerare più. Ormai TUTTI sappiamo utilizzare i social e questa ignoranza non è ammissibile.

Cerchiamo di dare alcune risposte, ad esempio a Lisa Savio, ragirabile va con due G, pandàm presumibilmente sarebbe coppia, ovvero si scrive pendent, e non andiamo oltre per non offendere questa giovine scoppiata. Matteo sostiene che i cani pippino, non è chiaro cosa, ma se lui lo sa, forse il problema è più suo che non di Arisa … Elena Lobue: ormai la chirurgia estetica è un trattamento alla portata di tutti e non è un fatto che necessiti del tribunale popolare, il risultato su Arisa è ottimo, ad esempio. Anna Varans è il commento della banalità, il problema è che a farlo sia una femmina, infatti in genere le donne hanno intelligenza e sagacia, Anna, no. Anna Rita Sorrentino e il suo commento bucolico per indignati cronici, che cercano di scatenare la paura della mamma con la tinta rossa a colpi di sole che, nel suo intimo, cerca la bambina in camicetta bianca che si è persa con la perdita della verginità e scarica su Arisa il disagio della colpa. E mi fermerei qui dopo questa carrellata di ignoranti cronici … giusto per rendere merito a una brava cantante che, per grazia artistica, è anche attuale e non una vecchia matusalemme che non riesce a tener dietro al business della modernità.

Martina Cecco

Riguardo l'autore

martinacecco

Giornalista e blogger. Collaboro con il web in rosa di Donnissima. Dirigo Secolo Trentino e Liberalcafé. Laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi di Trento. Collaboro con un Progetto sperimentale di AI.