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Il Principe Harry ci fa capire come le Famiglie reali ormai siano superate

Leggere di certi dettagli sulla vita di famiglie reali come quella britannica non può che porre una semplice domanda: vale ancora la pena che ci siano delle monarchie? La domanda è formulata da uno che è fondamentalmente un monarchico nello spirito, ma che al contempo vede nell’ennesimo scandalo causato dal Principe Harry la necessità di porsi delle domande sul senso di simili istituzioni. Certo gli inglesi, appositamente non dico i sudditi di sua Maestà dato le istanze separatiste di Scozia e del Galles, hanno il loro modo di ragionare ma leggere sui giornali le prime anticipazioni di Spare con un ragazzo di ormai 40 anni che si lamenta perchè il fratello lo ha fatto cadere su una ciottola per cani, senza pertanto fornirci chiare informazioni sul destino di questa, o anche sul fatto che fu William che lo incitò a vestirsi da nazista, rattrista.

Prendiamo per esempio proprio lo scandalo dell’uniforme nazista. Il principe Harry si presentò a una festa in maschera vestito da nazista quando aveva circa 20 anni, dopo quasi altri 20 anni ha accusato nel libro Spare il fratello di avergli suggerito di mettersi tale divisa. La domanda in questo caso da porsi è la seguente: sapeva a 20 anni chi fossero i nazisti? Non stiamo parlando di sicuro di un ragazzo proveniente da una famiglia a caso, ma del bisnipote di quella che venne definita da Hitler “la donna più pericolosa d’Europa”. La sua stessa famiglia con le sue azioni si è contraddistinta per aver fermato la diffusione del nazismo, sradicando persino i membri simpatizzanti per questo. Eppure lui non sapeva: un’assurdità.

Altra pesante accusa mossa dal Principe Harry riguarda l’alloggio che gli era stato destinato, inferiore in dimensioni rispetto a quello del fratello. In questa storia si è però dimenticato di Frogmore Cottage, la lussuosa residenza che gli era stata data e che come dimensioni competeva con quella assegnata al fratello.

Il vero dramma del Principe Harry del resto è la sua funzione di ruota di scorta, situazione che lo ha portato a una vita infelice e senza obiettivi. Nei fatti la situazione opposta rispetto a quella della Principessa Anna, nata come ruota di scorta di Re Carlo III, ha trascorso l’intera vita a ricoprire nella linea di successione al trono un ruolo sempre più basso, eppure è a oggi il membro della famiglia reale più amato e meno soggetto a critiche da parte della stampa.

famiglie reali

Sia ben inteso: non vi è alcuna intenzione di glorificare l’erede al trono inglese che certamente ha la sua parte di colpe e che tatticamente gode degli scandali causati dal fratello per coprire le sue presunte malefatte, ma almeno il Principe Guglielmo ha avuto in vita sua la buona decenza di rendersi conto che il suo ruolo presuppone certi impegni così come ognuno di noi deve accettare situazioni anche spiacevoli nella vita senza per forza avere – come nel caso del Duca di Sussex – castelli, aerei, gioielli e quant’altro.

Resta anche un alcunchè di amarezza nei confronti del Principe Harry che in tutta questa vicenda forse ancora non ha capito che le sue dichiarazioni non hanno fatto altro che aiutare quel sistema – di giornali e più in generale di media – che hanno bisogno di notizie come quelle che lui ha fornito, ma del resto cosa aspettarsi da uno che si è fatto convincere nel vestirsi da nazista.

Alla fine tutte queste dichiarazioni, interviste e libri ci portano alla conclusione che queste famiglie reali ormai sono superate dalla storia, superate per quanto riguarda il loro potere temporale, sopravvivono solo perchè offrono in qualche modo una forma di Grande Fratello Vip con personaggi più interessanti. Ma vale la pena spendere milioni di sterline per il loro mantenimento?

M.S.