Sabato il Sindacato di base Multicategoriale ha organizzato un presidio a Trento in Piazza General Cantore sulla SLOI. Sono passati 45 anni. decisione ha creato grande sconcerto e preoccupazione tra i cittadini di Trento, che non vogliono ripetere gli orrori del passato. L’incubo della Sloi è ancora vivo nella memoria di molte persone, che ricordano con terrore quella terribile notte del 14 luglio 1978.
Le esplosioni dei fusti contenenti sodio provocarono un incendio di proporzioni enormi, causando una densa nebbia di soda caustica che si diffuse sulla città. Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, si riuscì a impedire che il fuoco raggiungesse il deposito di piombo tetraetile, evitando così una tragedia ancora più grave.
Dopo tre giorni, la fabbrica fu chiusa e sequestrata, mettendo fine a una storia di inquinamento e disastri ambientali durata quasi 40 anni. Tuttavia, a distanza di 45 anni, sembra che la lezione non sia stata appresa così come hanno voluto ricordare con una nota stampa gli esponenti del Sindacato di base Multicategoriale.
Il progetto del bypass ferroviario proposto da RFI e Italferr e che interessa il territorio del capoluogo sembra completamente ignorare i rischi e gli impatti ambientali a giudizio del sindacato. La linea ferroviaria attraverserebbe i terreni contaminati della Sloi, mettendo a serio rischio la salute dei cittadini e riaprendo un capitolo oscuro e doloroso della storia di Trento.
Nonostante le proteste e le preoccupazioni dei cittadini e delle associazioni ambientaliste, le istituzioni locali sembrano ad avviso del Sindacato essere servili verso le decisioni delle grandi società e non prendono in considerazione le reali conseguenze di questo progetto.
Il Sindacato di Base Multicategoriale ha quindi voluto per i motivi sopra esposti voluto organizzare un presidio per sabato prossimo in piazza Cantore per manifestare il proprio dissenso e chiedere alle istituzioni di fermare questo progetto pericoloso.