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Attualità Pensieri in Libertà

Circo Barnum, Italia


Anzitutto, una premessa: per la sinistra italiana, PD in testa, la dignità è una parola sconosciuta o comunque non consone al loro modo di pensare. Se ne possedessero almeno una briciola, starebbero in silenzio.

Ma come!? Fecero fuoco e fiamme per ostacolare il decreto per il reddito di cittadinanza e adesso si strappano i capelli? Il reddito di sudditanza, così l’appellarono con un tambureggiante passa parola nelle reti televisive e nei social, il reddito per gli amanti del divano. Affermarono pure questo. Ben lo sappiamo, da illo tempo siamo abituati al loro “contrordine compagni”, ritegno e dignità non è cosa loro. Ricordo di avere letto una frase straordinariamente appropriata per definire i simpatizzanti del PD: il piddino è colui abituato a protestare con una proprietà di linguaggio invidiabile, ma non dirà mai uno straccio di soluzione. Meraviglioso. Quattro parole ad alzo zero sui radical chic. G

aleotto fu il reddito e chi lo scrisse! Parafrasando il buon Dante (Galeotto fu il libro e chi lo scrisse. Inferno, Canto V°), non credo di andare lontano dal vero ribadendo fu il primo pensiero da neo Premier di Giorgia Meloni. Così pensò, così disse, così ha eseguito. Reddito di cittadinanza, ciao-ciao. Oppure “ciaone”, per dirla con uno dei neologismi per i quali, il Sommo Poeta, infilerebbe tutti all’inferno nel girone dei bischeri. La Meloni l’ha pensata male, diciamola tutta. No al reddito ma si al lavoro, è solo uno slogan inutile. Quando il lavoro ci sarà, si, ma quando? A chi oggi gli è stato tolto il pane sarà morto di fame da un pezzo. Prima ti inserisco al lavoro e poi ti tolgo il reddito, evidentemente, pareva brutto.

Che il reddito di cittadinanza così com’è stato pensato da quegli improvvidi, ed improvvisati, dei pentastellati non potesse continuare, era lapalissiano. Abbiamo sostenuto una ciurma di mafiosi, delinquenti di ogni risma, cittadini stranieri residenti all’estero magicamente italiani il 27 di ogni mese. Sui navigator calo un velo pietoso, provo dolore al solo ricordare, se poi sommassi ai banchini con le rotelle, il dolore, si trasformerebbe in una arrabbiatura nel tempo di un amen. Ma il togliere il reddito di cittadinanza è stata una cazzata. Un tradimento (l’ennesimo!) ai Valori sociali del M.S.I. e –lasciatemi dire- verso a chi ancora si saluta col gesto del Gladiatore memori del Ente Opera Assistenziali, di fatto, il primo vero reddito di cittadinanza in Italia. Non sai gestire il reddito? Fallo gestire ai comuni, con il controllo del Prefetto, poiché nessuno conosce a fondo la realtà dei propri cittadini meglio di loro. Troppi soldi? Si taglino gli enti inutili pescando nell’oceano italico degli sperperi iniziando dal CNEL, ma ridate il pane a chi gli è stato sottratto in nome e per conto di una presa di posizione scellerata.
Maestà, il popolo ha fame!
S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche.

Così rispose Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena, in arte Giorgia.
Marco Vannucci