Generale, ma cosa mi combina?
Soltanto un mese fa la conoscevano soltanto i suoi familiari ed i ragazzi con le stellette, quest’ultimi probabilmente nemmeno tutti, oggi è diventato il generale super star ed i social si sono inchinati in un post unico con l’identica frase: io sto con Vannacci. Generale, quelle 5 stelle… Parafrasando la famosa canzone di De Gregori mi viene spontaneo affermare: Generale, quella vocale… Benedetta vocale! Generale, era talmente anonimo che in fin troppi abbiano confuso Vannacci con Vannucci, ovvero col cognome del sottoscritto: Io sto con Vannucci!
Una mescolanza capace di coinvolgere pure penne illustri del giornalismo italiano. Pensi: qualcuno mi ha pure mandato dei messaggi, via facebook, ma sei tu? Frammenti di un’Italia impazzita in suo nome. È il prezzo della gloria, Generale, ma cerchi di non abituarsi, lo capirà leggendo questa mia. Quindi, Vannacci, signori, non Vannucci! Tra il sottoscritto ed il generale corre una vocale e tre metri di coraggio. Quel coraggio a noi missini mancato preferendo piangerci addosso ricordando Almirante. Bene, Generale, è il suo momento, però mi permetta di avvisarla: il 99% di chi la esalta non ha sfogliato nemmeno una pagina del suo libro, “il mondo al contrario”. Ad onore del vero non l’ha letto chi lo celebra e neppure coloro subito lesti nell’accusarla di razzista, omofobo… Fascista glielo hanno già detto?
Stia attento, Generale, nel Belpaese siamo maestri per osannare quando convenga e tirare un calcio in culo quando non conviene più, lo provò sulla propria pelle pure Mussolini. Si ricorda i 10, 100, 1.000 Di Pietro, scritto su tutti i muri del suolo italico? Se avessero potuto, nel 91, gli italiani gli avrebbero consegnato le chiavi del Quirinale, di Palazzo Chigi e pure quelle di casa. Dopo un paio di lustri, senza arte né parte, è grassa quando il buon ex PM ed ex deputato viene invitato per 5 minuti in qualche trasmissione.
Stia attento, Generale, di meteore ne ho viste passare fin troppe come il carneade del: torni a bordo, cazzo! Alzi la mano chi ricorda il suo nome. Sinceramente dovrei andare su Google per rammentarlo anch’io, non vorrei tra un paio d’anni succeda pure per lei. Al proposito, Generale, il suo libro l’ho comprato pure io, ma prima di accodarmi al “io sto con Vannacci” voglio leggerlo, poi voglio capire, infine vorrei vedere. Spero non me ne vorrà, ma con i “santi subito” ho già dato e poi, a dirla chiara, non ho neppure tornaconti personali.
Per ora mi tengo il suo libro e la mia vocale, ed anche la mia sincerità. In questo can can spero l’apprezzi, Generale, e capisca.
Marco Vannucci