Home » Il Post It: La Pasqua di Ustica.
Attualità Post-it Vannucci

Il Post It: La Pasqua di Ustica.

E così il buon Giuliano Amato avrebbe scoperto il vaso di Pandora, oppure l’uovo di Colombo questione di punti di vista, dichiarando alla stampa la verità sull’incidente accaduto nei cieli di Ustica ben 43 anni fa. La tragedia fu causata da un missile scagliato da un Mig francese, ha tuonato l’ex Premier il quale ministero sarà ricordato in aeterna memoria per il prelievo notturno e forzato nei conti correnti degli italiani, un razzo per il quale, la Francia, dovrebbe chiedere scusa. Ha chiosato il nostro Giuliano, già soprannominato dottor Sottile da Eugenio Scalfari tra uno dei baci-abbracci-addii susseguitesi tra i compagni del garofano e quelli della falce e martello.

Già socialista di lungo corso ma non particolarmente amato (a dispetto del nome) a Bettino Craxi, tenendo fede al soprannome, Sottile, seppe sfruttare la popolarità ed il carisma del leader del garofano. Sottile di soprannome ma con un curriculum zeppo d’incarichi prestigiosi e ben remunerati, attuale pensione compresa. Fu tra i fondatori del PD, tanto per non rimanere in brache di tela dopo la dipartita di Bettino e lo scioglimento del PSI, più volte primo ministro e Presidente della Corte Costituzionale, usando un linguaggio da bar, “non s’è fatto mancare niente”. Cavallo di mezzo tra Andreotti, Prodi e Lamberto Dini, Amato è un uomo abituato a dare del tu al potere, essendo lui stesso tra rappresentanti massimi, machiavellico quanto basta ma soprattutto quando serve.

Stavolta, il Giuliano savoiardo, è uscito allo scoperto con un je accuse atteso da 43 anni. Fuori dai denti: uno come lui non poteva non sapere! Sarà per l’alba degli 84 anni, sarà per ingraziarsi Caronte in una traghettata verso lidi meno bollenti, avrà influito il rimorso di coscienza, sarà per queste ed altre mille ragioni fatto sta, Amato, ha confessato. La Francia chieda scusa!

D’accordo, Presidente Amato, ma nel frattempo la chieda pure lei insieme a tutti coloro, magistrati in primis, rei di avere taciuto; di avere sviato le indagini; di avere etichettato come sfortunati incidenti la scia di morti accaduta dopo l’abbattimento dell’Itavia , ed erano coloro pronti a testimoniare come i due ufficiali piloti delle Frecce Tricolori caduti sulla folla a Ramstein il 28 agosto del 1988 provocando la morte di 69 persone oltre ai due piloti italiani. Solo pochi anni addietro abbiamo saputo quei jet furono sabotati.

Sabotati da chi, Presidente Amato? Anche dagli ignavi, ovvero coloro muti per codardia o per interesse, quindi pure lei, Presidente. La Francia chieda scusa? Non basta. I Galli dovranno pagare, e pagarla cara. Mi auguro esista ancora, in Italia, un Magistrato degno di questo nome e capace di andare a fondo senza paura alcuna. Quel Magistrato stia certo, il Popolo italiano gli farà da scudo affinché le Pasque veronesi* risorgano e stavolta per sempre.

Marco Vannucci

* Con il termine Pasque veronesi viene ricordata l’insurrezione dei veronesi iniziata il lunedì dell’Angelo, nel 1797, contro le truppe francesi.