Lettera al direttore
Gentile direttore,
siamo in periodo elettorale e quotidianamente ascoltiamo le “promesse elettorali” di questo o quel candidato. Bene, fa parte del gioco; è marketing elettorale ed ogni candidato, legittimamente, cerca di edulcorare la propria immagine.
Tuttavia la vita di tutti i giorni ci impone di soppesare gli smaglianti sorrisi e le promesse roboanti che ci vengono proposti con il metro della realtà. Con il metro del “cosa è stato fatto”.
Ed ecco che io stessa mi trovo a doverlo fare: quest’oggi vengo contattata dall’ufficio morosità dell’ITEA che mi segnala che mia madre, la signora Adriana, è morosa rispetto alle rate condominiali!
Faccio immediatamente presenti alcuni dati di fatto:
1) Mia madre, residente in un condominio ITEA di Trento nord, paga regolarmente la quota del canone di affitto pari a 98.00€ mensili.
2) Percepisce mensilmente 570,00€ di pensione quale unica fonte di reddito, ha 91 anni e non riuscirebbe a mangiare tutti i giorni, perché dopo aver pagato le bollette resta senza soldi, se non fosse per il mio aiuto.
3) Le condizioni del condominio ITEA di via Pranzelores, ove mia madre vive, sono di completo degrado: il portone rotto da anni non si chiude! Sporcizia ovunque, lampadine fulminate, chiasso e disordini ad ogni ora.
Faccio presente tutto ciò al solerte impiegato “dell’ufficio recupero crediti” aggiungendo di aver più volte scritto alla Presidenza ITEA, anche per via diretta avendone conoscenza senza aver mai ricevuto alcun cenno di risposta.
La replica, fra il garbato e lo scocciato del mio interlocutore telefonico è stata una nemmeno tanto velata minaccia di togliere la casa a mia madre (ripeto donna di 91 anni).
Ovviamente ho messo il tutto nero su bianco ed allegando gli screenshot delle mie segnalazioni alla (ex) Presidente ho scritto alla casella postale di ITEA.
Indipendentemente dall’esito di questa vicenda che, ne sono certa, coinvolge a vario titolo altre migliaia di utenti ITEA ma resta una vicenda personale, mi chiedo: chi si candida a guidare il (nostro?) Trentino per il prossimo quinquennio ha coscienza di ciò che i cittadini quotidianamente vivono?
Loredana Franchi
Risposta
Gentile signora Franchi: chi si candida è a conoscenza di quello che le persone stanno sopportando?
Secondo noi sì e nel caso in cui non lo fossero sarebbe meglio che si informino bene.
Da tempo la gestione degli stabili di proprietà ITEA e di proprietà delle cooperative pubbliche che nel tempo hanno collaborato per fare fronte alle esigenze abitative sono divenuti terra di giochi di potere.
E sulla testa degli anziani gravano sia gli investimenti da brivido del marchio, che gli incauti maneggi per tenere le liste sempre pimpanti e dimostrare di avere molto turn over e molte richieste.
Ma a pagare il caro prezzo delle manovre azzardate sono gli inquilini anziani, che pagano spesso servizi che non usano e non ottengono invece i servizi che a loro servirebbero. Cancelli, porte, elevatori e lampadine rotte. Ma pagano parcheggi e cortili per gli altri. Infissi e porte che sono sempre scassati, ma intanto negli appartamenti vanno e vengono affittari e subaffitti col SUV.
È certamente necessario rivolgersi ai servizi di tutela degli inquilini e farsi valere, alla luce del post pandemia anche negli edifici si sono accumulati problemi irrisolti da due anni e come sempre sulle spalle dei deboli.
Essendo patrimonio pagato dalla gente che lavora in Trentino è auspicabile un cambio di passo decisivo. Sarebbe utile che chi si presenta al governo della provincia firmi un patto con la cittadinanza per migliorare l’offerta abitativa e per aumentare servizi e quantità di alloggi.
Per la sua mamma auspico una sorta di presa di coscienza delle realtà di fatto: posso presumere senza quasi avere dubbi che a 91 anni le spese condominiali che paga e che ha pagato superino abbondantemente i servizi utilizzati realmente.
Contiamo che vi siano ancora politici che vogliono ripartire dalla base sociale.
La dir. Martina Cecco