Che cos’è il DNA? A cosa serve? Cosa succede se non funziona? E le mutazioni genetiche sono sempre dannose? A 70 anni dalla scoperta della famosa struttura a doppia elica, il DNA continua a essere oggetto di studio e a riservare sorprese.
Il 25 aprile 1953 veniva pubblicato su Nature l’articolo che avrebbe cambiato per sempre la storia della biologia. Tassello dopo tassello, si è compreso come il DNA contenga le informazioni genetiche responsabili della trasmissione dei caratteri ereditari e del corretto funzionamento di tutti gli organismi.
Oggi sono ancora molte le sfide che si trova ad affrontare la genetica. Il DNA può andare incontro a cambiamenti, mutazioni causate da una alterata regolazione dei processi biologici, ma anche da molteplici fattori ambientali, tra cui l’esposizione e l’interazione con agenti tossici esterni. Comprendere i meccanismi di funzionamento di base del DNA è la chiave per comprendere molte malattie genetiche ereditarie ma consente anche di poter concepire possibili nuovi trattamenti terapeutici.
L’Università di Trento con il Dipartimento Cibio, da tempo impegnato nello studio della genomica, organizza una mattinata di approfondimenti, sabato 11 novembre. Per ricordare questo anniversario e per raccontare l’importanza del DNA attraverso diversi linguaggi, da quello scientifico a quello artistico, propone un momento di dialogo con gli studiosi e le studiose, visite guidate, laboratori, esperimenti.
Il programma di sabato 11 novembre
Alle 10, una tavola rotonda per ripercorrere le tappe fondamentali che hanno portato alla scoperta della struttura del DNA come materiale genetico di ogni organismo – animale, vegetale e batterico. Intervengono Paolo Macchi, direttore del Dipartimento Cibio; Marta Biagioli, Alberto Inga e Orietta Massidda, docenti del Dipartimento Cibio. L’artista Fulvio Bernardini, in arte Fulber, racconterà il suo lavoro di trasposizione grafica di questo momento epocale della storia della biologia. Un fumetto, i cui protagonisti Gary e Spike spiegano i passaggi principali della ricerca. E quattro tavole artistiche che con il linguaggio colorato della pop art illustrano la complessità della struttura del DNA, le informazioni che esso custodisce, le prospettive future degli studi sulla genetica.
Alle 11, l’inaugurazione della mostra. Fulber sarà a disposizione del pubblico per accompagnarlo nel percorso espositivo. Le opere rimarranno allestite fino al 31 dicembre 2023. Contestualmente i ricercatori e le ricercatrici del Dipartimento Cibio coinvolgeranno in alcuni laboratori scientifici le persone presenti, soprattutto i più piccoli. I partecipanti potranno prelevare un campione di cellule dalla bocca e vederle al microscopio, scoprire il colore del proprio DNA e costruire una doppia elica con caramelle gommose. Per i più grandi ci sarà la possibilità di visitare i laboratori del Dipartimento Cibio, per chi si è prenotato. L’accesso è consentito soltanto a chi ha più di 14 anni.
(Fonte: Università di Trento)