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Attualità Esteri

UE. Consiglio Europeo proroga di altri sei mesi sanzioni economiche contro la Russia

“Oggi il Consiglio Europeo ha prorogato di altri sei mesi, fino al 31 gennaio 2025, le misure restrittive dell’UE in considerazione del proseguimento delle azioni della Federazione russa che destabilizzano la situazione in Ucraina. Queste sanzioni, introdotte per la prima volta nel 2014, sono state notevolmente ampliate dal febbraio 2022 in risposta all’aggressione militare non provocata, ingiustificata e illegale della Russia nei confronti dell’Ucraina”.

E’ iniziata con queste parole la nota con la quale è stato reso noto la proroga fino al prossimo 31 gennaio, da parte del Consiglio Europeo, delle misure restrittive UE contro la Russia.

Esse consistono attualmente in un’ampia gamma di misure settoriali, tra cui restrizioni in materia di scambi, finanza, tecnologia e beni a duplice uso, industria, trasporti e beni di lusso. Comportano inoltre il divieto di importazione o trasferimento di petrolio greggio e di taluni prodotti petroliferi trasportati per via marittima dalla Russia all’UE, l’esclusione da SWIFT di diverse banche russe e la sospensione delle trasmissioni e delle licenze nell’Unione europea di vari organi di disinformazione sostenuti dal Cremlino. Inoltre, misure specifiche consentono all’UE di contrastare l’elusione delle sanzioni.

“Finché le azioni illegali della Federazione russa continuano a violare il divieto di uso della forza, che è una violazione grave degli obblighi di diritto internazionale, è opportuno mantenere in vigore tutte le misure imposte dall’UE e, se necessario, adottare misure supplementari” ha specificato il Consiglio Ue attraverso la propria nota.

Contesto

Il 31 luglio 2014 il Consiglio ha adottato la decisione 2014/512/PESC concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina.

Oltre alle sanzioni economiche nei confronti della Federazione russa, l’UE ha messo in atto diversi tipi di misure in risposta alle azioni destabilizzanti della Russia nei confronti dell’Ucraina, tra cui restrizioni alle relazioni economiche con la Crimea annessa illegalmente e la città di Sebastopoli, nonché con le zone dell’Ucraina non controllate dal governo nelle regioni di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia, misure restrittive individuali (congelamento dei beni e restrizioni di viaggio) nei confronti di un’ampia gamma di persone ed entità, e misure diplomatiche.

Dal 24 febbraio 2022 l’UE ha adottato 14 pacchetti di sanzioni severe e senza precedenti in risposta all’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia.

Nelle conclusioni del 27 giugno 2024 il Consiglio europeo ha riaffermato il proseguimento del suo sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale e ha ribadito il risoluto impegno dell’UE a continuare a fornire all’Ucraina un sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico.

Il Consiglio europeo ha inoltre condannato fermamente la recente escalation delle ostilità da parte della Russia, in particolare l’ulteriore intensificazione degli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili e critiche, specialmente nel settore energetico.

(Fonte: Consiglio dell’Unione Europea)