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Femminicidio. Gino Cecchettin: “Ho scritto un libro per fissare i ricordi di momenti con Giulia”

Proseguendo nel suo intervento il padre di Giulia Cecchettin ha aggiunto: "Vivere la vita con la propria figlia fino all’ultimo dei propri giorni. A me questo non è stato concesso, ma è proprio questo che mi ha spinto a scrivere un libro in cui ho cercato di mettere nero su bianco tutto ciò che è accaduto in quei tragici giorni

 “Se sono così forte e combattivo è perché sono riuscito a eliminare dalla mia vita Filippo stesso, cosa che tra l’altro mi ha permesso di allontanare rabbia e rancore. Quindi, in questo caso, neanche sussiste il presupposto di un perdono”

Così Gino Cecchettin a Cusano News 7 nel programma ‘7 sul 7 daily’ condotto da Matteo Bortone, Sharon Fanello e con la giornalista Tiziana Ciavardini si è espresso presentando presentando il suo nuovo libro ‘Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia’.

Proseguendo nel suo intervento il padre di Giulia Cecchettin ha aggiunto: “Vivere la vita con la propria figlia fino all’ultimo dei propri giorni. A me questo non è stato concesso, ma è proprio questo che mi ha spinto a scrivere un libro in cui ho cercato di mettere nero su bianco tutto ciò che è accaduto in quei tragici giorni, tutto ciò che mi è balenato in testa, dubbi, domande, ma anche informazioni che potrebbero essere utili ad altri genitori affinchè la storia non si ripeta, o utili ad altri giovani che tramite la storia di Giulia potrebbero riconoscere elementi di una, per esempio, relazione tossica”.

Successivamente, parlando di ricordi, Gino Cecchettin ha specificato: “ogni momento passato con Giulia per me è stato momento di felicità e ho avuto necessità di fissare questi momenti per poterne così godere almeno nel ricordo. ‘Papino (così era solita chiamarmi) lascia andare e concentrati sulle cose importanti’, mi diceva sempre quando notava che rimanevo male per gli atteggiamenti di alcune persone”.

Aggiungendo: “quello che intendiamo fare come ‘Fondazione Giulia’ è realizzare un decalogo per spiegare ai giovani che quando anche solo un elemento di quelli elencati si manifesta, deve accendersi il campanello di allarme. Con ‘Fondazione Giulia’ ci impegniamo a portare questa violenza alla luce, a sensibilizzare l’opinione pubblica e a fornire sostegno a coloro che ne sono vittime”

Infine, concludendo il suo intervento, Gino Cecchettin ha sottolineato: La prevenzione è fondamentale nella lotta contro la violenza di genere e Fondazione Giulia si impegna a promuovere l’educazione per sensibilizzare sul tema del linguaggio di genere, della violenza contro le donne e aumentare con questo la consapevolezza legata ai temi della violenza domestica, della relazione abusiva e dei diritti delle vittime”.