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Aga Khan: dopo Karim Al-Husseini, il figlio

Nella giornata di ieri una notizia ha scosso un pochino tutti gli amanti del mondo retrò e della vita dinastica di un personaggio molto in vista, la morte dell’Aga Khan IV, il cui vero nome era Karim Al-Husseini. Famoso non solo per il suo immenso patrimonio, stimato in miliardi di dollari, ma anche per il suo ruolo di leader religioso e per le sue attività imprenditoriali, l’Aga Khan è stato un personaggio che ha saputo intrecciare una vita piena di sfide e successi, lasciando un’impronta indelebile su diversi aspetti del sociale, della cultura e dell’economia globale.

Nato a Ginevra nel 1936 da una famiglia aristocratica, l’Aga Khan IV crebbe in un ambiente privilegiato, frequentando la prestigiosa scuola svizzera Le Rosey. A soli vent’anni, ricevette il titolo di Aga Khan dal nonno e divenne così il leader spirituale dei nizariti, una delle fazioni più moderate dello sciismo musulmano. Da quel momento, la sua vita si trasformò in un susseguirsi di impegni sia religiosi che mondani, gestendo la sua duplice identità di imam e imprenditore a capo della Aga Khan Development Network** (AKDN), una fondazione dedita a progetti di sviluppo nei paesi più poveri del pianeta.

Con la sua attività ha imperato in molti settori: dalla ristorazione all’ospitalità, dall’immobiliare ai trasporti. La sua visione ha portato alla trasformazione della Costa Smeralda in una delle mete turistiche più esclusive al mondo, attrattiva per celebrità e nobili di tutto il pianeta. Chi non ha mai visitato la Costa Smeralda, al netto dell’interesse paesaggistico, si è perso specialmente un gioiello dell’organizzazione turistica italiana che merita davvero di essere considerato.

Nominato il successore

Con la scomparsa dell’Aga Khan IV, il mondo non solo perde un imprenditore di successo e un leader religioso, ma anche un simbolo di mediatori culturali e religiosi. Il suo impegno per lo sviluppo sostenibile e l’educazione in paesi a basso reddito rimarranno un modello per molti. La sua eredità sarà presa in carico dal nuovo Aga Khan, atteso con ansia da milioni di fedeli sparsi nel mondo, che sperano di continuare il percorso tracciato dal loro leader.

Il successore, Rahim al-Hussaini sarà il nuovo leader spirituale dei musulmani ismailiti, una comunità di circa 15 milioni di fedeli distribuiti principalmente tra Pakistan, India e Afghanistan. Questo passaggio di testimone è particolarmente significativo, poiché l’imam rappresenta la figura religiosa più illustre nella tradizione ismailita. A differenza di altre correnti sciite, i Nizariti hanno mantenuto una successione attiva fino ai giorni nostri, evidenziando così la continuità del loro patrimonio spirituale.

L’Aga Khan IV, predecessore di Rahim, ha interpretato il suo ruolo in modo cosmopolita, emergendo come un filantropo, imprenditore e figura nota anche in Occidente per il suo fascino e il suo stile di vita avventuroso. In Italia, è riconosciuto per gli investimenti pionieristici che hanno posto le basi per lo sviluppo economico della famosa Costa Smeralda in Sardegna. Inoltre, la sua iniziativa nel fondare una compagnia aerea, che si è evoluta da Meridiana a Air Italy, testimonia la sua capacità di influenzare diversi settori economici. Con la nuova leadership di Rahim al-Hussaini, ci si aspetta una continuazione di questo impegno sia spirituale che imprenditoriale.

Martina Cecco

Riguardo l'autore

martinacecco

Giornalista e blogger. Collaboro con il web in rosa di Donnissima. Dirigo Secolo Trentino e Liberalcafé. Laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi di Trento. Collaboro con un Progetto sperimentale di AI.