Nella notte, al Dolby Theatre di Los Angeles, si è svolta la 97° edizione dell’Academy Award, più comunemente noti come Premi Oscar. Questa edizione, condotta per la prima volta dal presentatore e comico Conan O’Brien, ha visto come mattatore la pellicola “Anora” di Sean Barker, capace di aggiudicarsi ben cinque statuette: miglior film, miglior regista, migliore attrice protagonista, miglior montaggio e miglior sceneggiatura originale.
Durante la cerimonia di premiazione, il regista Sean Barker, è riuscito ad eguagliare il record di Walt Disney (che però aveva primeggiato con 4 pellicole diverse), aggiudicandosi ben 4 statuette in una singola edizione. Nello specifico, il regista di Anora ha primeggiato nelle categorie: miglior film, miglior regista, miglior sceneggiatura originale e miglior montaggio.
Anche “The Brutalist” di Brady Corbet, che partiva con 10 nomination, ha ottenuto riscontri positivi, riuscendo ad aggiudicarsi 3 statuette: miglior attore protagonista con Adrien Brody, miglior fotografia con il premio andato a Lol Crawley e miglior colonna sonora originale con Daniel Blumberg.
Tra i “delusi” di questa edizione della 97° edizione dell’Academy Award meritano una menzione particolare: “A Complete Unknown” di James Mangold e “Emilia Perèz” di Jacques Audiard. Il primo, con protagonista Thimotèe Chalamet, che ripercorre parte della vita di Bob Dylan, alla vigilia era uno dei candidati più forti con ben otto nomination, non riuscendo però a guadagnarne nemmeno una.
Discorso parzialmente diverso invece per “Emilia Perèz” di Jacques Audiard, che partiva con 13 nomination, coinvolto negli ultimi mesi nelle polemiche legate ad uno dei suoi interpreti: la protagonista Karla Sofia Gascòn. Prima attrice transgender a ricevere una nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista, Karla Sofia Gascòn, era stata però travolta dalle polemiche a causa di alcuni suoi tweet degli anni passati ritenuti discriminatori e razzisti, con la stessa attrice che era stata anche esclusa dalle campagne promozionali della pellicola negli Stati Uniti.
“Emilia Perèz” che con 13 nomination era diventato il film non in lingua inglese a ricevere più candidature nella storia degli Academy Awards, non è però riuscito a mantenere le aspettative. Guadagnando “solamente” la statuetta come: miglior attrice non protagonista con Zoe Saldana e miglior canzone originale con “El Mal“.
Di seguito riportiamo tutti i vincitori di questa 97° edizione degli Academy Awards:
Miglior film
Anora, regia di Sean Baker
Miglior regista
Sean Baker – Anora
Miglior attore protagonista
Adrien Brody – The Brutalist
Miglior attrice protagonista
Mikey Madison – The Brutalist
Miglior attore non protagonista
Kieran Culking – A Real Pain
Miglior attrice non protagonista
Zoe Saldana – Emilia Perèz
Miglior sceneggiatura non originale
Peter Straughan – Conclave
Miglior sceneggiatura originale
Sean Baker – Anora
Miglior film internazionale
Io sono ancora qui (Ainda estou aqui) di Walter Salles
Miglior film d’animazione
Flow – Un mondo da salvare (Straume) di Gints Zilbalodis
Miglior fotografia
Lol Crawley – The Brutalist
Miglior scenografia
Nathan Crowley e Lee Sandales – Wicked
Migliori costumi
Paul Tazewell – Wicked
Migliori trucco e acconciatura
Pierre-Oliver Persin, Stéphanie Guillon e Marilyne Scarselli – The Substance
Migliori effetti visivi
Paul Lambert, Stephen James, Rhys Salcombe e Gerd Nefzer – Dune – Parte due
Miglior montaggio
Sean Baker – Anora
Miglior sonoro
Gareth John, Richard King, Ron Bartlett e Doug Hemphill – Dune – Parte due
Miglior colonna sonora originale
Daniel Blumberg – The Brutalist
Miglior canzone originale
El mal – Emilia Pérez
Miglior documentario
No Other Land, regia di Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor ed Hamdan Ballal
Miglior cortometraggio documentario
The Only Girl in the Orchestra – La storia di Orin O’Brien di Molly O’Brien
Miglior cortometraggio
I’m not a robot, regia di Victoria Warmerdam
Miglior cortometraggio d’animazione
Dar sāye sarv, regia di Hossein Molayemi e Shirin Sohani
Oscar onorario
Quincy Jones e Juliet Taylor
Premio umanitario Jean Hersholt
Richard Curtis
Premio alla memoria Irving G. Thalberg
Michael G. Wilson e Barbara Broccoli