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Lacerenza, Nobile: un lavoro sporco molto richiesto

Un clamore mediatico senza fine per poi riuscire a definire a malapena pochi spiccioli sui conti europei: dove sono finiti i soldi di Stefania Nobile e Davide Lacerenza? Un sequestro è stato convalidato oggi, 900 mila euro, meno di un milione. Il sospetto è che i conti relativi al locale, comprensivi di alcolici e superalcolici, non siano proprio del tutto sbagliati, mancano i benefit costosi, la compravendita di cocaina, essenzialmente, nonché il pagamento delle escort. Ma questi beni – in Italia – non si possono ancora fatturare.

Si attende che la Guardia di Finanza sfondi altre porte aperte? Vi sono migliaia di ragazze e ragazzi che fanno soldi su Only Fans, non pagano le tasse come dovrebbero. Si presume che solo le sponsorizzazioni siano fatturabili, la gnagna e il tartufo.. no. Allora, di cosa stiamo parlando? Attenderemo le retate nei condomini delle città? Mi pare che il nostro sistema stia ridendo da solo di se stesso.

Questa gente da almeno 3 anni sponsorizza le proprie attività su YouTube. Ospitate di personaggi che hanno a che fare con la compravendita di droga, mescolati a clienti e affaristi, chi usa, chi non usa, chi sa e chi non sa. Ma comunque un salotto rosa che si riempie di uomini e donne e chiude le serrande, cosa mai farà nel post serata? Una partita al Giro dell’oca? Può essere..

I piani di discussione si ampliano, abbiamo 3 persone agli arresti domiciliari, di cui una malata, necessita di cure, le abbiamo garantite a Matteo Messina Denaro, le togliamo alla figlia di Wanna Marchi? Mi sembra una persecuzione all’italiana. Il secondo malato è Lacerenza, che da tempo avrebbe cercato di disintossicarsi nel SerT, uno di quei posti dove entri ed esci e ricominci, perché non è una comunità, a casa si è da soli.

Personalmente ritengo doveroso accertare che le vendite e le fatturazioni relative al locale, ovvero al da bere, siano esatte. Non si deve evadere il fisco sugli alcolici e in generale su quelle cose, come le sigarette, che sono normate. In merito alle escort, alla droga e ai benefit? Il Governo italiano da tempo è perfettamente cosciente e lo calcola nel PIL, almeno un 30% del denaro che gira in somme verticali non è relativo a beni che sono fatturabili (riciclaggio, stupefacenti, prodotti esteri, esseri umani) ma nonostante questo non prende soluzioni, non legalizza e non misura. E allora, in un mondo come questo, fatto esattamente di queste cose, di cosa stiamo parlando?

Il piano morale, certamente, è piuttosto triste: personalmente non passerei il mio tempo a pagare accompagnatori e a sperperare tutti i giorni in sostanza, ma credo che questi siano dei prodotti, che rispondono a domanda e offerta. Ben diverso lo spacciatore che vende la droga ai ragazzini al parco, un assassino a piede libero. Ben diversa la tratta delle persone dai paesi poveri, minorenni, che i nostri compaesani vanno ad adescare nei paesi dell’est o a oriente, pedofili in giro per il mondo con il nostro passaporto, mariti che caricano in macchina prostituti e prostitute sfruttate dal racket. Imprese fatte di castelletti che sfuggono al fisco.

Perché adulti ricchissimi vogliono parcheggiare le Lambo davanti a un locale malfamato? Perché la trasgressione piace, come piace la bamba, come piacciono le cose proibite e come piacciono ai ricchi moderni certe cose che non si possono avere, un diamante non serve a niente, ma è ambito, l’acqua è indispensabile, ma non è altrettanto ambita. Siamo tutti esseri umani, con difetti grandi come i cammelli.

La Gintoneria e la Malmaison erano due locali per persone adulte e consenzienti, dove uomini facoltosi volontariamente acquistavano prodotti fuorilegge in un quartiere malfamato di Milano, dove molti appartamenti sono dedicati al battuagé dunque l’opera di queste persone, in un contesto di devianza, porta via alla mafia, al racket e alla criminalità dei prodotti e li vende in modo pulito. Non hanno dichiarato i proventi? Colpa dello Stato che si copre con le ostie sacre gli occhi e intanto con le mani scava nel fango e pesca l’oro.

Martina Cecco

Riguardo l'autore

martinacecco

Giornalista e blogger. Collaboro con il web in rosa di Donnissima. Dirigo Secolo Trentino e Liberalcafé. Laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi di Trento. Collaboro con un Progetto sperimentale di AI.