I lavori per la costruzione della bretella di raccordo con Ravina, nonostante la burocrazia, procedono regolarmente: attualmente sono funzionanti la prima e la seconda corsia in direzione nord della nuova bretella della tangenziale nell’area di Trento sud-Ravina e il passaggio dei mezzi è regolato dal transetto, il problema delle code e dei rallentamenti è notevolmente ridotto. Una splendida visione della valle, senza lo storico cavalcavia, rende effettivamente molto meno impattante un tratto di strada caratterizzato da un passaggio frequente e da un’intensità costante.
L’apertura della nuova bretella si inserisce all’interno di un progetto più ampio che prevede significativi lavori di rifacimento e potenziamento delle infrastrutture locali. Tra gli interventi previsti spicca il rifacimento del ponte sull’Adige, recentemente aggiudicato in appalto, nonché la costruzione di un nuovo svincolo e l’interramento della circonvallazione.
Questi lavori si configurano come necessari per garantire un accesso sicuro e funzionale al futuro ospedale – polo universitario, elemento chiave per la sanità e la formazione nel Trentino.
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha sottolineato l’importanza strategica di questi interventi, anche durante il sopralluogo effettuato per la demolizione dei piloni del cavalcavia nelle scorse settimane. Gli interventi di riordino infrastrutturale nella zona del capoluogo sono previsti per un totale di 60 milioni di euro. Di questi, 5 milioni sono destinati specificamente al bypass della tangenziale, mentre circa 16 milioni saranno impegnati per il nuovo ponte di Ravina.
In aggiunta, un aspetto cruciale del progetto di realizzazione del bypass (identificato con la sigla S-1032 della Provincia autonoma di Trento) è stato lo spostamento di tutti i sottoservizi, che include reti di gas, elettricità, fibra ottica e altre infrastrutture essenziali.
È previsto che i cantieri durino ancora 3 anni, il completamento di questo progetto non solo migliorerà l’accessibilità e la sicurezza stradale, ma contribuirà anche a posizionare Trento come un polo di riferimento per l’innovazione sanitaria e educativa. L’opera si propone quindi di rispondere a esigenze tanto moderne quanto urgenti, confermando l’impegno della Provincia autonoma di Trento nel promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile per la comunità.
I restanti 40 milioni saranno allocati per l’interramento della circonvallazione e la realizzazione dello svincolo di accesso al nuovo ospedale universitario. MC