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Cinema: la scomparsa di Richard Chamberlain

Il mondo del cinema piange la morte di Richard Chamberlain, per i giovani non ci saranno molti ricordi, ma per chi è nato prima degli anni Settanta muore un idolo iconico del sex appeal proibito. Praticamente trattasi del prete protagonista di “Uccelli di Rovo” un film, un libro, che ha destato un certo imbarazzo nelle donne del secolo scorso.

L’attore ha saputo incarnare uno dei personaggi più iconici della televisione. Chamberlain è deceduto all’età di 90 anni, il giorno prima di compiere 91 anni, nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo. La causa della sua scomparsa è stata un ictus, avvenuto nella sua casa di Waimanalo, alle Hawaii. Lascia il compagno Martin Rabbett, con cui era legato dal 1977, in una relazione che è rimasta riservata per gran parte della sua vita. Era un sex symbol per il sesso femminile e questo era un problema, in quanto era gay.

Richard Chamberlain nasce il 31 marzo 1934 e nel corso della sua carriera diventa il primo vero divo degli sceneggiati televisivi. Il suo debutto di grande successo avviene con “Uccelli di rovo” (The Thorn Birds), una serie tratta dall’omonimo best seller di Colleen McCullough, un romanzo che praticamente faceva fare dei pensieri erotici che metà bastano, e che debutta nel 1983 su Canale 5.

E’ vero, la sua vita è stata sacrificata dall’essere un bellissimo uomo. La sua interpretazione del sacerdote padre Ralph de Bricassart, coinvolto in una tormentata storia d’amore con la parrocchiana Maggie (interpretata da Rachel Ward), ha catturato il cuore di milioni di telespettatori, facendo sognare e scandalizzando al contempo un’intera generazione. Le domande sull’amore tra carne e spirito hanno tenuto incollati gli spettatori ai teleschermi, rendendo Chamberlain un’icona.

Prima di “Uccelli di rovo”, l’attore aveva già raggiunto la fama con il ruolo del dottor Kildare in una serie di successo a partire dagli anni ’60. La sua versatilità lo porta ad affrontare generi diversi: interpreta un cowboy nel western “Colorado” (1978-1979) e il primo straniero divenuto samurai in Giappone nel miniserie “Shogun” (1980). Tuttavia, è il personaggio di padre Ralph che segna il culmine della sua carriera, aprendo la strada a ruoli di grande prestigio e visibilità fino agli anni ’90.

Negli anni 2000 Chamberlain continua a recitare, ma soprattutto come guest star in celebri serie televisive come “Will & Grace”, “Nip/Tuck” e “Desperate Housewives”. L’ultima sua apparizione in un progetto televisivo risale al 2017, quando ha partecipato a un episodio del sequel di “Twin Peaks”.

La vita privata di Chamberlain è stata caratterizzata da un riserbo straordinario. Sebbene la sua omosessualità fosse conosciuta e sussurrata tra i suoi fan e colleghi, è stata ufficializzata solo nel 2003 attraverso una rivista francese e nell’autobiografia “Un amore infranto”, dove condivide le sfide vissute nonostante il desiderio di mantenere la propria carriera intatta.

Durante la sua carriera, Chamberlain ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui una stella sulla Walk of Fame nel 2000 e tre Golden Globe come miglior attore, conferiti per le sue interpretazioni in “Il dottor Kildare”, “Shogun” e “Uccelli di rovo”. La sua eredità nel mondo del cinema e della televisione rimarrà indelebile, così come il ricordo di un uomo che ha fatto sognare generazioni di spettatori.

Per molti sarà solo un attore, ma per noi donne nate in quel periodo era davvero un mito, che ci lascia a 91 anni quasi, dopo una vita molto seria e molto riservata.

Martina Cecco

Riguardo l'autore

martinacecco

Giornalista e blogger. Collaboro con il web in rosa di Donnissima. Dirigo Secolo Trentino e Liberalcafé. Laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi di Trento. Collaboro con un Progetto sperimentale di AI. Sto frequentando un master breve (Scuola di Liberalismo 2025) presso la Fondazione Luigi Einaudi.