Home » Economia e lavoro » Fertilizzanti russi: l’Europa alza i dazi per fermare la dipendenza agricola
Economia e lavoro

Fertilizzanti russi: l’Europa alza i dazi per fermare la dipendenza agricola

green field and plowed earth landscape
Photo by Sergio Zhukov on Pexels.com

L’Unione Europea alza la voce — e i dazi. Stavolta non si parla di gas o petrolio, ma di qualcosa che tocca in profondità la tavola e il futuro agricolo del continente: i fertilizzanti. Proprio così. Sotto traccia, ma decisivo, il settore agricolo europeo è ancora largamente dipendente da prodotti chimici russi. Con una mossa carica di conseguenze geopolitiche ed economiche, Bruxelles ha deciso: basta alimentare la guerra comprando fertilizzanti dal Cremlino. Ad affermare ciò in un comunicato stampa il PPE.

Una nuova linea rossa: i fertilizzanti come arma economica

“Così come abbiamo interrotto la nostra dipendenza dal gas russo, dobbiamo fare lo stesso con i fertilizzanti. Continuare a importarli significa finanziare direttamente la guerra in Ucraina”. Parole nette, quelle di Inese Vaidere, eurodeputata lettone e relatrice della proposta del Parlamento europeo, che spiega bene il senso della decisione presa a Strasburgo.

Con un provvedimento approvato dalla Commissione Commercio Internazionale, l’UE aumenterà i dazi doganali su fertilizzanti e altri prodotti agricoli provenienti da Russia e Bielorussia. L’obiettivo è doppio: colpire economicamente Mosca e rafforzare l’industria europea dei fertilizzanti, da troppo tempo in sofferenza per la concorrenza sleale dei prodotti a basso costo russi.

L’agricoltura europea tra strategia e sopravvivenza

Perché è importante tutto questo? Perché se salta il settore agricolo, salta la sicurezza alimentare del continente. E con essa, la tenuta sociale. “Dobbiamo fare tutto il possibile per sostenere la produzione alimentare europea. È nostro dovere garantire che il cibo continui ad arrivare sulle tavole”, afferma Herbert Dorfmann, voce del PPE in Commissione Agricoltura.

Nel mezzo di una crisi globale segnata da guerre, instabilità e inflazione, l’Europa punta sull’autonomia. E i fertilizzanti, apparentemente tecnici, diventano simbolo di una battaglia più grande: quella per non essere ostaggi delle forniture esterne, soprattutto da chi viola sistematicamente il diritto internazionale.

Un passo verso la sovranità agricola

Ma non si tratta solo di uno stop: l’UE, e in particolare il Gruppo PPE, propone anche una visione alternativa. Investimenti in innovazione, tecniche agricole sostenibili, supporto alle imprese del settore: è questo il piano per costruire un’agricoltura europea più forte, più verde, più indipendente.

E se qualche scettico paventa un aumento dei costi per gli agricoltori? La risposta è già sul tavolo: sono previste clausole di salvaguardia per intervenire in caso di rincari eccessivi, oltre a un periodo di transizione pensato per non lasciare indietro nessuno.