“Bene, ricordiamo che Casa Pound è con Cia”. Il candidato sindaco del centrosinistra a Trento Alessandro Andreatta lancia, al termine della puntata di ieri sera di Trentino TV che vedeva un confronto tra i 5 candidati Sindaco a Trento, una pesante accusa. Pochi giorni prima si era svolto, durante un’incontro svoltosi presso la Confcommercio, un altro scontro tra i due; in quell’occasione si discuteva in merito agli interventi da attuare a favore dei commercianti.
Ma quella frecciata lanciata da Alessandro Andreatta ha un retrogusto di amaro per il Consigliere Provinciale; CasaPound sino a oggi non ha mai dato nessun sostegno ufficiale alla candidatura a Sindaco di Claudio Cia e non si trovano al momento collegamenti tra il movimento fondato da Gianluca Iannone e l’esponente di Civica Trentina. Ma come ha risposto al Sindaco uscente di Trento? Sorpreso dal tiro mancino di Andreatta, l’esponente del centrodestra replica: “Sindaco, CasaPound non è con Cia. Chi è con voi sono quelli che occupano l’asilo nido del Manzoni”. Andreatta però riprende la parola affermando che riporta solo informazioni corrette. “Nella menzogna voi governate” controreplica duramente Cia.
Quella di ieri sera è stata l’ultima di una serie di provocazioni rivolte nei confronti del candidato Sindaco di centrodestra. Nei giorni scorsi la città di Trento era stata coinvolta in vari atti di contestazione che provenivano da gruppi legati al mondo antifascista. Una delle loro iniziative riguardava l’affissione sui manifesti elettorali di volantini in cui si affermava che i candidati di centrodestra fossero razzisti, omofobi o fascisti. “A Trento – questi affermano – non ci può essere nessuna agibilità politica per coloro che istigano all’odio razziale e all’intolleranza. Costruiamo assieme una città che resiste e si libera ogni giorno dai venti violenti dell’odio soffiati dalle organizzazioni e movimenti fascisti, sessisti e razzisti che popolano il nostro territorio. Ci vediamo domani in piazza per festeggiare assieme la resistenza.”
Tra i manifesti elettorali interessati anche quello di Forza Italia. Coinvolto personalmente dalla vicenda Giacomo Bezzi, Consigliere provinciale di Forza Italia, era intervenuto sulla stampa locale affermando che si erano vissuti momenti in cui ci si è trovati di fronte “alla solita inciviltà ed arroganza della Sinistra nei confronti della libertà di pensiero in una città ormai sovietizzata ed antidemocratica, dove non viene rispettato chi la pensa in maniera diversa da chi governa. La libertà di manifestazione del pensiero è un diritto riconosciuto negli ordinamenti democratici ed è garantito dalla Costituzione italiana.”
Non solo accuse lanciate in occasione del 25 aprile, ma anche, come ha affermato nei giorni scorsi Claudio Cia, voci infondate secondo cui questi avrebbe chiuso tutte le cooperative sociali una volta diventato Sindaco di Trento. Neanche il candidato Sindaco del centrodestra manca di attaccare lo sfidante. Basti pensare che pochi giorni fa accusò il Sindaco di copiargli il programma elettorale sull’argomento sicurezza o quando affermò che “Da qualche settimana il Partito Autonomista Trentino Tirolese ha deciso di voler condurre una campagna elettorale spacciandosi per opposizione, fermo restando che comunque ha governato per sei anni la città di Trento con il Sindaco Alessandro Andreatta, un sostegno che comunque è stato garantito anche per la sua riconferma.” Del resto ogni campagna elettorale viene fatta senza alcuna esclusione di colpi, tutti indirizzati a far convergere l’elettorato verso una o l’altra fazione politica.
Michele Soliani
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