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Gli augurano la morte per aver sostenuto Salvini. Frasi shock contro Sinisa Mihaijlovic

Il calcio e la politica, sono due tra gli interessi che caratterizzano maggiormente il popolo italiano. Nel corso degli ultimi decenni si sono spesso mosse a braccetto, come nel caso del Milan e Silvio Berlusconi, e (forse troppo) spesso il mondo politico è stato chiamato a giudicare le questioni calcistiche, su tutte i vari scandali sul calcio-scommesse e Calciopoli.

L’ultimo episodio, ma solamente in ordine di tempo, in cui calcio e politica si sono mescolati, ha visto protagonista l’allenatore del Bologna, Sinisa Mihaijlovic. Il tecnico rossoblù, all’interno di una lunga intervista rilasciata al quotidiano “Il Resto del Carlino“, ha espresso la propria simpatia per la Lega, per Matteo Salvini e per il candidato presidente emiliano Lucia Bergonzoni.

Mihaijlovic, recentemente tornato “a pieno regime” in panchina dopo un lungo (e forzato) stop per curarsi dalla leucemia, ha dichiarato di fare il tifo per la Lega e per Matteo Salvini alle prossime Elezioni Regionali, affermando di aver particolarmente gradito la grinta del Capitano leghista e la scelta di aver candidato una donna alla presidenza della Regione.

Il tecnico del Bologna ha evidenziato poi di essere particolarmente legato all’Italia, reputandola come la sua seconda casa, e di averla trovata sensibilmente peggiorata negli ultimi anni, aggiungendo: “Matteo è uno tosto, fa quello che fanno i grandi nel calcio: se promette, mantiene. I grandi uomini fanno questo, nello sport e nella politica”.

Com’era prevedibile, le parole di Mihaijlovic non sono passate inosservate, scatenando numerose discussioni sopratutto sui social network. Se i ringraziamenti di Matteo Salvini e Lucia Bergonzoni per le belle parole erano prevedibili, sono stati totalmente inaspettati gli attacchi, anche su temi molto personali, giunti al tecnico serbo a seguito delle sue dichiarazioni.

Il web si è letteralmente scatenato con molti internauti che, su Facebook, hanno dimostrato di non aver gradito il sostegno alla Lega, insultandolo pesantemente. Se qualche mese fa i social network erano stati pieni di messaggi di solidarietà all’allenatore rossoblù per il coraggio con cui aveva, prima pubblicamente ammesso e poi lottato contro la leucemia, oggi alcuni internauti hanno dimostrato tutta la loro bassezza, usando la malattia come pretesto per offenderlo.

Si è partiti da una pagina che postato: “Mihaijlovic sosterrà Salvini in Emilia Romagna, con un tumore già ci convive”, arrivando a veri e propri auguri di morte come quelli di un utente che ha dichiarato: “Speriamo muoia entro domenica”.

Il tweet dell’europarlamentare della Lega – tra i primi a commentare insieme a Salvini.

E’ stato dimostrato ancora una volta come, tra coloro che spesso accusano Salvini di essere un promotore dell’odio, ci siano altrettante persone che (per meno odio politico nei confronti dell’avversario) sono pronte a macchiarsi di azioni ugualmente grazi, come l’augurio di morte ad una persona che ha solamente espresso la propria opinione, pur di perseguire aprioristicamente le proprie idee e le proprie convinzioni.

Mai come in questo caso risulta azzeccato il proverbio seicentesco attribuito al veneziano Iacopo Badoer: “Un bel tacer non fu mai scritto”.

Carlo Alberto Ribaudo