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Covid19. Conte alla Camera: “Situazione critica, pronti ad intervenire di nuovo”

E' iniziato così l'intervento con il quale il premier Giuseppe Conte ha esposto alla Camera il nuovo Dpcm emanato lo scorso 18 ottobre, che ha introdotto nuove restrizioni per cercare di contrastare la "nuova" avanzata del coronavirus.

 
“L’Italia è oggi in una situazione ben diversa rispetto a quella del mese di marzo, anche se anche questa situazione si sta rivelando molto critica”. 

È iniziato così l’intervento con il quale il premier Giuseppe Conte ha esposto alla Camera il nuovo Dpcm emanato lo scorso 18 ottobre, che ha introdotto nuove restrizioni per cercare di contrastare la “nuova” avanzata del coronavirus

Proseguendo nel suo intervento il Presidente del Consiglio ha rimarcato come il Governo sia pronto ad intervenire nuovamente qualora ve ne fosse la necessità, aggiungendo come l’Italia stia ancora lottando contro la pandemia e come il costante aumento dei contagi imponga massima attenzione. 

“Solo per le scuole secondarie di secondo grado, sono previste modalità ancora più flessibili di organizzazione dell’attività didattica, e la ministra Azzolina presiederà perché questo avvenga, che contemplano ingressi degli studenti scaglionati, a partire dalle 9, con possibilità di ricorrere anche ai turni pomeridiani” ha poi aggiunto Conte parlando delle misure che possano tutelare il sistema scolastico nazionale. 

Infine, come riportato da ANSA, il Premier ha anche affrontato la delicata questione del rifinanziamento della cassa integrazione, tema quanto mai scottante in questa nuova fase emergenziale, concludendo: “I contraccolpi della crisi sono ancora forti e non è possibile, in questa fase, dismettere la rete di protezione disposta sin dall’inizio della crisi in favore dei lavoratori e delle imprese. È per questa ragione che rifinanziamo con 5 miliardi un nuovo e ulteriore ciclo della cassa integrazione, prevedendo la gratuità della cassa integrazione per le imprese che hanno registrato perdite oltre una soglia predeterminata”. 

Carlo Alberto Ribaudo