In conferenza stampa dalla sala giornalistica della White House il Presidente Trump: “Abbiamo troppe prove e sentiamo storie orribili” in merito all’odore di umidità che le elezioni in corso emettono.
Una lunga analisi del voto, Stato per stato, da parte di un Presidente pacato ma chiaro: “Desideriamo la verifica legale del conteggio, caso per caso”.
Ma non solo: “RIG” e l’ombra della frode che per – forse – la prima volta fino ad oggi, mette in crisi il sistema del pressing dei sondaggi e dei media che da sempre il Presidente accusa di essere un abuso alla libertà di votare e di scegliere secondo coscienza.
Ma secondo Trump ci sono prove contro il nuovo risultato che vede Joe Biden in un recupero fino a 264 seggi blu contro i 214 assegnati ai rossi. 270 sarebbe la quota per vincere.
Di seguito i momenti cruciali della conferenza stampa trasmessa da FoxNews.com
Era l’anno di una donna repubblicana? Trump sottolinea che lo stato dell’arte non è coerente alle aspettative, secondo quanto emerso vi sarebbero notevoli irregolarità.
Quindi: a urne ancora aperte e senza una maggioranza si attendono i risultati degli Stati chiave.
Certo, con la giusta presa di distanza da un contesto ancora aperto; le accuse di un sistema in cui i Democratici avrebbero un ruolo e quindi, per quanto appare, la mancanza di fiducia nel metodo, che crea una frattura indicibile con quello che da oggi si profila – a prescindere – come un passato, tutto stelle e strisce, che non tornerà mai più.
Questa sarà la frattura che segnerà per sempre la storia della democrazia americana. Comunque si scioglieranno i nodi emersi. Quali? Si inizi dal ruolo dei mass media, la legittimità dei sondaggi e delle proiezioni, pressing, voto postale e voto in differita.
“Se contiamo i voti veri io ho vinto senza problemi” ha detto Trump.
Secondo la vulgata dei critici il comportamento di Trump sarebbe lesivo per la nazione. Non finisce qui. Mancano ancora i risultati definitivi di Georgia, Nevada, North Carolina e Pennsylvania. Biden sarebbe in vantaggio in Nevada.
Ancora una volta la posizione curiosa al Senato, dove Trump e Biden portano via 48 seggi cadauno e 2 sarebbero al momento i seggi indipendenti. Con la curiosa opportunità di un parziale disallineamento.
Alla Camera la maggioranza attuale sarebbe di 208 e 192, con un solo seggio indipendente. La maggioranza si ottiene con 218.
Quindi di fatto non si hanno ancora i “claim” definitivi che potrebbero peraltro rimanere sospesi a lungo.
Resta di fatto “Una vittoria di Pirro” in qualsiasi direzione essa si risolva.
Martina Cecco