I piani di confronto dei due autori sono diversi: Giulio Giorello è un filosofo della scienza, Vittorio Sgarbi è un critico dell’arte. I capitoli si presentano con una parte espositiva e un finale in un capitolo dialogico a stretto intreccio, dove le due posizioni si compenetrano in un incontro appassionato tra SCIENZA, il tema che resta sul fondo della discussione, DIO e ARTE. L’Arte è divina, Dio è arte? In un percorso di conoscenza e di speculazione si mettono in fila uno dopo l’altro i dettami odierni e si smontano alla luce della conoscenza, filosofica ed artistica.
Come si presenta il libro: poiché il primo dei due autori è deceduto non possiamo avere lo stesso format di presentazione a due voci, di conseguenza è Vittorio Sgarbi che in questi mesi sta dando la chiave di lettura del testo, cercando di fare una panoramica ampia sui diversi concetti molto alti espressi in queste pagine; determinazione del soggetto, contemplazione e esistenza, sviluppo della relazione, progetto verso altro, l’immortalità, ma Dio esiste? L’arte è un prolungamento del bene e si presenta come una scala verso l’immortalità, la scienza è a suo modo una seconda scala che attende l’immortalità. L’uomo in mezzo a questo continuo interrogarsi su se stesso e sul mondo acquisisce e perde la libertà, a seconda di dove vada a puntare l’occhio dell’Amministratore: ha senso una frase come “mettersi nelle mani dello Stato”?
I due autori hanno pubblicato il volume con la Casa Editrice “La nave di Teseo” e danno una visione affatto comune del rapporto, stretto, che esiste tra fede e ragione, oggi, alla luce di una società in cui tutto accade tranne la scomparsa del dubbio e la delegittimazione della libertà.
Vittorio Sgarbi, da storico dell’arte, parla di un Dio che sta nell’arte, sia come soggetto che come oggetto dell’arte, al punto che egli potrebbe anche non esistere, in sé, ma esserci in quando idea.
Giulio Giorello invece presume che l’esistenza di Dio sia di per sé improbabile, e propone ad esempio una lettura introspettiva della Trinità, l’affresco realizzato da Masaccio che si trova a Firenze a Santa Maria Novella.
Il viaggio continua passando per un percorso del pensiero filosofico completo, nelle sue principali figure storicamente riconosciute come padri della riflessione intimistica e metafisica, ma anche del pensiero filosofico sulla scienza.
Ma oggi, lo Stato, ha un’equipollenza di onere e capacità per espletare le funzioni della Chiesa? La Chiesa non ha avuto un ruolo nella pandemia, perdere la libertà, le persone non hanno una certezza del futuro, l’eutanasia, sono alcune domande che sono emerse nella serata di ieri durante la presentazione del libro dei due autori. Cos’è il bene e cos’è il male per ognuno di noi?
Ne hanno parlato ieri nella Rassegna “Riflessioni in Comune” presso il Comune di Lodi. Introdotti da Lorenzo Maggi Vicesindaco di Lodi, Relatori Vittorio Sgarbi Autore, Critico e Storico dell’Arte con il commento di Gilberto Corbellini Epistemologo, Professore Ordinario di Storia della Medicina Sapienza Università di Roma e Camillo Langone Opinionista, Scrittore, Giornalista.
Dal flyer della presentazione pubblicato dal Comune di Lodi: “Un filosofo della scienza, Giulio Giorello, e uno storico dell’arte, Vittorio Sgarbi, si confrontano con il mistero di Dio, in un incontro appassionato tra arte, scienza e filosofia. Dalla Trinità di Masaccio all’Urlo di Munch, passando per i capolavori di Piero della Francesca, Lorenzo Lotto, Andrea Mantegna e Caravaggio, i due autori raccontano come l’arte cristiana ha rappresentato il volto di Dio, il suo corpo. Incrociano così le intuizioni e le domande della scienza moderna, da Galileo a Newton, e le riflessioni della filosofia e della poesia, da Spinoza a Leopardi, a Nietzsche: il corpo di Dio è soggetto alla gravità come qualsiasi altro corpo mortale? Dio è morto? In un confronto laico, ribelle e sorprendente, Giorello e Sgarbi non trascurano i temi etici più attuali: il rapporto tra scienza e Stato, tra medicina, corpo e anima, l’eutanasia, i dogmi della politica e i pericoli di una democrazia affidata ai social, il valore della verità nell’arte e nella scienza. E, insieme, danno vita a uno straordinario esercizio di spirito critico, nel nome della bellezza e della libertà di pensiero.”
(MC)
ISBN: NP – Collana: Le Boe -Casa Editrice: La nave di Teseo
Immagine in Copertina, Recanati – Annunciazione by Lorenzo Lotto 1534