Migranti – “L’emergenza a Lampedusa è l’emergenza all’interno del centro di accoglienza. Ogni volta che si supera un tot di persone viene a decadere tutto quello che fa funzionare regolarmente un centro. Il governo deve assumersi le proprie responsabilità in quanto è sempre in cerca di un nemico. E’ da quattro giorni che si tenta di svuotare il centro, stanotte e stamattina ci sono stati circa quindici sbarchi. All’interno dell’hotspot di Lampedusa al momento ci sono quasi mille persone. Bisogna prevenire tutto questo”, così l’ex sindaco di Lampedusa, Totò Martello, nel corso della trasmissione “Dritti al Punto” su Cusano Italia Tv.
“Per prevenire bisogna prendere attenzione. Ogni giorno sono 2.500 migranti, quasi 4mila. Deve essere una cosa immediata perché lì non si può vivere decentemente. Il sistema Lampedusa, acclamato in tutto il mondo, deve essere comunque aiutato. Bisogna, tra le altre cose, stare attenti ai numeri per non far mancare alle persone le calze, le scarpe e i generi alimentari al centro. Così bisogna togliere l’incarico a chi se ne occupa e darlo ad altri”, afferma Martello a Radio Cusano.
La “maggior parte dei migranti” nell’Ue “non ha bisogno di protezione internazionale”. E gli Stati membri dovrebbero concentrarsi sull’aumentare i rimpatri di coloro che non hanno diritto a restare, dato che nell’Unione appena un quinto di coloro ai quali viene rifiutata la domanda d’asilo viene poi effettivamente rimpatriato. Non sempre e non solo per colpa dei Paesi extra Ue. A sottolinearlo è stato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, nella riunione del collegio dei commissari dell’8 febbraio scorso a Bruxelles, alla vigilia del Consiglio Europeo straordinario sulle migrazioni, come riporta il verbale consultato dall’AdnKronos.
I tassi di rimpatrio dei migranti, ha sottolineato ancora von der Leyen, sono ancora “molto bassi”, attestandosi in media tra “il 20% e il 21% per l’Ue nel suo complesso”.