Fratelli d’Italia intende convincere la Lega a riaprire un confronto sulla coalizione, riguardante il programma e il candidato presidente, senza accettare imposizioni sul nome del governatore uscente, Maurizio Fugatti. Per sottolineare l’importanza delle elezioni provinciali del 22 ottobre in Trentino e mettere pressione sui propri alleati per giungere ad un accordo, Fratelli d’Italia organizzerà una serie di incontri nella regione, dedicati ai rappresentanti nazionali dell’organizzazione e ai parlamentari. L’obiettivo è quello di sostenere Francesca Gerosa come candidata presidente, sostenuta dai principali big del partito a livello locale nonchè a livello nazionale.
Fratelli d’Italia mira ad assumere un ruolo centrale nella gestione delle due province a livello regionale, e stima di avere il peso elettorale necessario per essere coinvolti in trattative di coalizione. La possibilità di ottenere una presidenza di Regione per Fratelli d’Italia al Nord è considerato un elemento fondamentale dallo stesso partito, il quale chiede un nuovo incontro di coalizione per discutere apertamente dei temi cruciali, come l’orso, la Valdastico, la sanità e le società pubbliche.
Diego Binelli, commissario della Lega, non ha ancora convocato un nuovo incontro della coalizione. Intanto sta emergendo un nuovo problema: ovvero quello dell’immigrazione che improvvisamente viene considerata un’emergenza, con una centralizzazione dei poteri, una cabina di regia e un commissario straordinario.
Gli sbarchi e i percorsi via terra lungo la rotta dei Balcani non hanno mai interrotto, ma ora ci troviamo in “allerta” e ci dirigiamo verso una gestione emergenziale. Valerio Valenti, capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, è stato nominato commissario delegato per lo stato di emergenza per i migranti in 14 regioni, oltre alle province autonome di Trento e Bolzano. A Trento, i referenti per Roma saranno Raffaele De Col (Dirigente generale del Dipartimento protezione civile) e Giancarlo Ruscitti (Dirigente generale di dipartimento Dipartimento salute e politiche sociali). Mentre la Giunta di Maurizio Fugatti sarà ridotta al ruolo di mera esecutrice, l’autonomia trentina verrà messa sotto l’ombrello di Roma.