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Inverno demografico. Per Basso la soluzione non sono i migranti

Basso ha esordito rispondendo alla domanda "Riguardo a come gli altri Paesi affrontano di favorire il lavoro femminile: sono replicabili in Italia quelle soluzioni?", affermando

Alessandra Basso, europarlamentare Lega, è intervenuta nella trasmissione “Nautilus” condotta da Vanessa Piccioni e Francesco Fratta in onda su Cusano News 7 per parlare, tra le varie, della delicata questione relativa al calo delle natalità che negli ultimi anni ha interessato l’Italia e della situazione del lavoro nel Belpaese.

Basso ha esordito rispondendo alla domanda “Riguardo a come gli altri Paesi affrontano di favorire il lavoro femminile: sono replicabili in Italia quelle soluzioni?“, affermando: “Il problema c’è, ma non c’è da quando siamo al governo noi, c’è da prima. È sbagliato affrontarlo in modo ideologico. Non è da 8 mesi che l’Italia è in calo demografico, cercherei piuttosto di trovare una soluzione, una unica non c’è. Il problema del lavoro è fortissimo, specie quello femminile. Un altro problema è quello dell’edilizia popolare, perché chi pensa di mettere su famiglia ha bisogno di una casa, spesso che non consente di mettere al mondo dei figli. In altri Paesi si sono trovate altre soluzioni con asili aziendali che favoriscono la madre. Non c’è soluzione che si trova con la bacchetta magica, aiuti devono essere dati, in questi giorni ci sono varie proposte che sono messe al vaglio, non sono spot. Bisogna guardare l’intero complesso di possibilità che ci sono e questo governo sta valutando ciò che può essere agevolmente fatto. Finora non c’è stata una soluzione che ha risolto il problema. Possiamo prendere spunto da altri Paesi, ma non sono d’accordo con un approccio puramente ideologico”.

Successivamente, all’affermazione “C’è chi ragiona sul risolvere il problema attraverso l’incentivazione del fenomeno migratorio“, l’europarlamentare della Lega ha specificato: “Non è questa la soluzione. È una questione femminile sotto un certo punto di vista ma è una questione di lavoro vero e proprio. I nostri giovani escono di casa molto tardi e mettere su dei figli in età avanzata è un problema. Non pensiamo di risolvere il problema con i flussi migratori, anche se i migranti venissero qui avrebbero gli stessi problemi. Le soluzioni principi sono altre. In Italia dicono “mammoni” e è vero, si rimane in casa fino a quando si è grandi ma oltre ai fattori culturali a volte non c’è la possibilità di uscire di casa. Ben vengano proposte al vaglio che tentano di invertire la rotta

Infine, analizzando la considerazione che “meno figli significa anche meno studenti“, Alessandra Basso ha concluso: “Ho letto articoli in cui vengono chiuse delle classi per mancanza di bambini, nel contempo negli asili nido c’è una lunga fila per gli asili nido. Bisogna cercare di lavorare insieme, i figli sono una risorsa per tutto il sistema Italia. Se andiamo avanti così a breve si presenteranno ben altri problemi. Io ho visitato aziende nel campo artigiano, in quel campo ci sono molti giovani che si stanno avvicinando a questo genere di professioni che dovrebbero essere incentivate. C’è tutto un mondo fatto di tradizioni, di artigianalità. Questo dovrebbe ampliare il campo lavorativo, per consentire ai giovani di mettere su famiglia anche da più giovani, non a 35 o 37 anni”.