Il governo sta prendendo in considerazione il blocco della vendita di prodotti da svapo online, ma ciò potrebbe avere conseguenze negative per il mercato e per la tutela dei consumatori. A denunciare quanto sta avvenendo i principali portali che attualmente vendono prodotti che hanno voluto ricordare come tale blocco possa avere conseguenze nefaste dato che se i siti web autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli venissero vietati, gli utenti si rivolgerebbero a portali transfrontalieri non conformi alle leggi italiane.
Questo significherebbe una mancanza di controllo sui prodotti venduti e un aumento del consumo di liquidi e sigarette usa e getta privi di tassello fiscale, con valori di nicotina elevati e pericolosi.
Inoltre, vietare la vendita online comporterebbe un rischio per i consumatori, poiché verrebbe meno la verifica dell’età tramite documento e l’accesso ai prodotti sarebbe permesso a qualsiasi utente, senza alcun tipo di tutela o controllo. Ricordano i vari soggetti interessati: “La maggiore età tramite documento non viene verificata sui siti non autorizzati, permettendo inevitabilmente l’accesso ai prodotti da inalazione a qualsiasi utente, senza alcun tipo di tutela e controllo; sarebbe inevitabile il mancato gettito fiscale che implicherebbe: perdita di accise, IVA, imposta di consumo e tasse sul reddito pagate oggi dalle aziende che operano online fornendo un servizio sicuro attraverso transazioni tracciabili, venendo incontro alle esigenze di più di un milione di consumatori italiani.
Tale procedura è obbligatoria per tutti gli e-commerce italiani tanto che, senza fornire un documento valido attestante la maggiore età dell’utente, l’acquisto on line viene inibito.
Non solo, la vendita online è un canale pratico e moderno a tutti i livelli, soprattutto per i consumatori che faticano ad approvvigionarsi presso i negozi fisici, come ad esempio le persone con disabilità o che risiedono in zone non servite”.
La vendita online è nei fatti anche un canale pratico e moderno per i consumatori che faticano ad approvvigionarsi presso i negozi fisici, come le persone con disabilità o che risiedono in zone non servite. Vietare i siti online metterebbe a rischio centinaia di posti di lavoro e avrebbe ripercussioni sull’intera filiera, dalla logistica ai servizi finanziari.
In conclusione, il blocco della vendita online dei prodotti da svapo potrebbe aumentare il mercato illecito, mettere a rischio i consumatori e azzerare le entrate erariali provenienti dal web. Ciò comporterebbe conseguenze negative per l’economia e per la tutela dei consumatori. Sarebbe più opportuno mantenere una normativa specifica che garantisca un controllo adeguato sulla vendita online e tuteli i consumatori.