Nell’ambito della trasmissione radiofonica intitolata “Rewind The Game”, il famoso attore pornografico Rocco Siffredi ha espresso la propria opinione sulla visione della pornografia e sulla posizione a riguardo tenuta dalla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Roccella.
Durante l’intervento, Siffredi ha ammesso di aver scritto due lettere alla Ministra, ma di non aver mai ricevuto una risposta diretta. Tuttavia, egli si è detto soddisfatto del fatto che la Roccella abbia parlato di lui come rappresentante del mondo del porno.
Secondo Siffredi, la Ministra Roccella è avanti anni luce nella sua comprensione della pornografia. Ha apprezzato il suo suggerimento di bloccare l’accesso ai siti pornografici, ma ha sottolineato che esistono comunque mezzi alternativi, come l’applicazione Telegram, che permettono di bypassare tali restrizioni. A suo parere, l’unica soluzione è educare, spiegando ai giovani cosa sia il porno e quali siano le possibili conseguenze.
Siffredi ha sottolineato l’importanza di riportare l’attenzione dei ragazzi all’educazione dei sentimenti e ha suggerito di cercare la presenza di sentimenti anche nel porno. Ha ammesso che molti studenti lo hanno invitato a parlare nelle scuole per educare sul tema, ma alcuni insegnanti non hanno accettato la sua proposta, ritenendola una provocazione. Secondo Siffredi, è frustrante che solo ora, dopo 15 anni, il suo messaggio venga preso sul serio e che finalmente una Ministra ne tenga conto.
“Io ho scritto due lettere alla Roccella – ha detto Siffredi – e non mi ha mai risposto però ha fatto ancor meglio dicendo che Rocco l’aveva contattata, è stata estremamente carina. La ministra, che è avanti anni luce, non ha fatto altro che ribadire che forse i porno andrebbero bloccati, ma anche bloccandoli ci sta telegram che ti fa vedere tutto. L’unica soluzione è educare, parlarne e spiegare cos’è il porno ed a cosa si va incontro. Bisogna riportare i ragazzi all’educazione dei sentimenti. La base è cercare i sentimenti anche nel porno. Sono contento che finalmente una Ministra decida di citarmi come rappresentante di quel mondo porno, dato che anche io denuncio il fatto che i minori fanno un uso sbagliato del porno. Dire che il prono non esiste è sbagliato, ci sono almeno due generazioni che sono cresciute con porno. 15 anni fa, spiega Siffredi, ho provato a fare questo, a spiegare il porno e mi hanno riso in faccia. Molti studenti mi hanno invitato a scuola per educare ma altri docenti no, la mia era una provocazione ed adesso sono guai”.