Aldo Cazzullo ha presentato in pochi minuti una carrellata di avvenimenti in cui si è parlato di sport, di amicizia, di affetti e di ricordi. Il punto focale principale è: possono due sportivi di diverse squadre essere quasi amici?
Secondo la giornata di oggi è possibile: “Quasi amici, come il film, loro sono amici, non proprio fratelli, non hanno mai litigato, Del Piero e Totti ad esempio erano in due società che non si amavano”. L’argomento dei Mondiali, uno contro l’altro, e poi insieme, come nel 2002.
“Totti quando ha smesso di giocare a calcio ha ammesso di avere paura, non sapeva più che cosa doveva fare” i rapporti tra giocatori di calcio sono rapporti che hanno importanza, i giocatori fanno gli europei e i mondiali e in taluni i casi fanno amicizia, il caso di Del Piero e di Totti è anche tra un veneto e un romano, due persone diverse. Totti, quando ha lasciato il calcio, ha letto una lettera autografa alla Curva Sud. Ha smesso di giocare a calcio, un territorio che conosceva, di cui non aveva paura, invece della vita aveva paura.
Un caso di amicizia e di persone eccezionali è il caso di Coppi e Bartali. “Una storia, quella che vede protagonisti due campioni, che si sono aiutati reciprocamente in diverse competizioni” sono stati raccontati degli aneddoti di gara, che sono stati molto toccanti, ma in particolare l’episodio che vede come protagonista Bartali. Quando studiamo storia ci viene spesso citato il caso di un uomo che, portando nella sua canna della bicicletta dei documenti falsi, salvò persone che non conosceva dall’olocausto. Erano ebrei. Quell’uomo era Bartali. Sia Bartali che Coppi, anche se a diversi anni di distanza, persero i rispettivi fratelli in un incidente ciclistico.
“Nel 1968 quando tutto il mondo cambiava, Mazzola e Rivera, insieme, stavano organizzando la nazionale calciatori. I due hanno sempre avuto un reciproco rispetto, anche se insieme non mostravano grande amicizia. Mazzola proveniva da una famiglia molto povera, era un marinaio, anche zoppo, e i suoi provini andarono molto bene, giocò nel Venezia e nel Torino. Mise dei soldi da parte facendo l’operaio alla FIAT e poi per vendere palloni aprì un negozio.” MC