L’esposizione in mostra a Torre Mirana, Comune di Trento, termina domani: in scena «Paesaggi reali ed immagini ritratti e nature morte» dell’artista Mario Mazzini, che negli anni ha trasformato questa sua passione in un’attività molto importante cui dedicare tempo e dedizione. Lo spazio comunale destinato agli artisti è quello che viene usato per mostre temporanee di artisti contemporanei, che si presentano, così, alla città.
L’artista ha esposto precedentemente presso il Palazzo della Regione, noto come artista che spazia dalle esperienze personali, alla fantasia, mescolando i colori e i paesaggi in un immaginario di stile.
Nei quadri di Mario Mazzini sono rappresentati volti, della figlia ad esempio, e ambienti che risalgono al periodo dell’infanzia, della gioventù e della maturità. La maremma, l’Afghanistan, l’Alto Adige, il Trentino sono paesaggi che ricordano eventi accaduti realmente nella vita dell’artista. Un viaggio in Iran a 17 anni negli anni ’70 ha segnato il ricordo per dipingere il quadro della gita oltre il confine.
La vita di Mario Mazzini è molto serena, fatta anche di piccole cose, di ricordi, che l’artista dipinge nei suoi quadri, come ad esempio le nature morte che ritraggono la campagna, il focus sui melograni e sulle piante.
Una finestra, che è quella della casa dell’artista, ci riporta in un contesto attuale: la vista è sulla Valle dell’Adige. Sono acquerelli che riportano la realtà e la fantasia, mescolati in un ideale di serenità. Rappresentate anche le storiche sequoie di Trento, di via Perini e del Parco Gocciadoro. Una grotta in Toscana, meta di vacanze. La linea del cielo della Paganella.
Una scalinata nel bosco, con le foglie, ricorda la pace di un momento. “Le mie foto sono state fatte in Agfa e in Kodak, ma le prime mi sono andate perse, dalle seconde posso recuperare, perché tengono, ambienti che vengono dal passato. Una serie di oggetti e di cose che ho fotografato e mischiato nelle mie opere. La mia Vigolana da via Marsala. Un maso in Alto Adige, uno scorcio di Vadena, Piccolungo, in un piccolo paese dove viveva mia nonna, che adesso non esiste più, perché hanno fatto l’autostrada. Io la foto l’ho scattata in estate, ma ci ho messo poi la neve.”
L’esposizione, che raccoglie acquarelli e oli su tela, sarà visitabile al pubblico ancora domani 9 novembre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Martina Cecco