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L’opinione: difendere e salvare la storia

La Storia è, ai giorni nostri, un soggetto diventato troppo sensibile ed è oggi con le derive dell’ideologia woke e  del ‘’cancel culture’’ è  un «soggetto da difendere».

La Storia, dal greco antico ἱστορία, historía, “ispezione [visiva]”, “ricerca”, “conoscenza”, è un insieme di fatti che seguono un ordine cronologico, cioè legato al passare del tempo ed i suoi protagonisti sono gli «esseri umani».

Per “studiare” e “ricostruire” la Storia occorre seguire un metodo rigoroso e analizzare e studiare quello che resta del passato, cioè i reperti (ritrovamenti) e tramite l’uso di fonti, cioè di documenti, testimonianze e racconti che possano trasmettere il «sapere del passato».

La persona che si occupa di ricostruire la Storia è lo storico e il suo compito è quello di trovare le tracce e spiegare i grandi avvenimenti del passato. Ed eccoci arrivare alle fonti che possono essere di diverso tipo: orali (sono tutte le informazioni che l’essere umano ha trasmesso a voce, sono i racconti di chi è stato testimone di un avvenimento.

Le fonti orali sono quindi racconti, interviste, canti, registrazioni, ecc.), materiali (sono tutti gli oggetti che l’essere umano ha fatto nell’arco della Storia come armi, vestiti, vasi, monete, sculture, edifici, ma anche resti e ossa di esseri umani e animali e la maggior parte delle volte queste fonti sono conservate nei musei, nei siti archeologici e in collezioni private), scritte (sono tutto ciò che l’essere umano ha lasciato per scritto: libri, giornali, lettere, tavole d’argilla, atti pubblici, ecc. ed anche queste fonti sono conservate in musei, biblioteche e archivi pubblici e privati), visive o iconografiche (sono fonti visive tutte le immagini fatte dall’essere umano come dipinti, mosaici, graffiti, affreschi, fotografie, ecc. e anche questi tipi di fonti vengono conservate in musei e collezioni private ma molto di più sono conservate all’interno di luoghi di culto religiosi).

Ma “ricostruire il passato” non è un compito semplice, soprattutto se quel passato lo si vuole modificare per questo o quella “motivazione ideologica” ed è per questo che lo storico deve essere aiutato da altri studiosi che lo aiutino nella ricostruzione della Storia affinché questa non sia una «storia ideologizzata» di parte , fornendo le PROVE che quello che racconta è davvero accaduto.

Lo studio e conoscere il passato ci può fornire informazioni utili per CAPIRE MEGLIO ciò che accade nel PRESENTE e permetterci di fare IPOTESI su quello che potrebbe riservarci il futuro e formarci come «cittadini» perché la e nella Storia è il soggetto nel quale possiamo trovare le migliori risposte alla nostra ricerca di «libertà». Nella Storia nulla è dato al caso e nulla alla furfanteria. Sono fatti concreti avvenuti che indicano il «percorso dell’umanità», anche con tutti i suoi errori. Non è solamente una «disciplina» scolastica, ma un risveglio adatto a liberare le menti.

Ecco perché è necessario DIFENDERE le riviste e i libri di Storia e Verità per TRASMETTERE «fatti» che molto spesso e soprattutto oggi con il “cancel culture” vogliono essere cancellati, come proprio dicono, o modificati e modellati ideologicamente. DIFENDERE la Storia è una battaglia di resistenza per la nostra libertà non solo intellettuale.

Marco Affatigato

Riguardo l'autore

Marco Affatigato

nato il 14 luglio 1956, è uno scrittore e filosofo laureato in Filosofia - Scienze Umane e Esoteriche presso l'Università Marsilio Ficino. È membro di Reporter Sans Frontières, un'organizzazione internazionale che difende la libertà di stampa.

Nel 1980 la rivista «l’Uomo Qualunque» ha pubblicato suoi interventi come articolista. Negli ultimi anni, ha collaborato regolarmente con la rivista online «Storia Verità» (www.storiaverita.org) dal 2020 al 2023.