Quindi ci voleva un governo “fascista” per commemorare Matteotti in Parlamento? Ah, però!
Chissà il perché, in tutto questo can can, focalizzo nella memoria la testimonianza di Matteo, il figlio di Giacomo Matteotti, nonché il diario del Giudice Silvestri, deputato del PCI nel dopoguerra, scritto qualche mese prima di morire.
Matteo Matteotti incolpa il re Vittorio Emanuele come committente dell’assassino del padre; Silvestri, il grande accusatore di Mussolini all’epoca del delitto, nel suo diario scagiona completamente il Duce. Il sicario Duini era iscritto al partito fascista, su questo nessun dubbio! Al tempo lo erano tutti, pure coloro iscritti per convenienza.
Ma tra l’essere iscritto ad esserlo, ne corre. Ieri, come oggi.
Marco Vannucci