Dovremmo vergognarci per le scuole calcio, inaccessibili ai ragazzi da famiglie meno abbienti; dovremmo vergognarci per gli allenatori dei giovanissimi, i quali insegnano schemi alla Guardiola, ma non come si calcia una palla, il muretto, o l’uno contro uno; dovremmo vergognarci per i genitori, quest’ultimi illusi di avere un nuovo Baggio in famiglia; dovremmo vergognarci, infine, per tutte le squadre di A e di B capaci di schierare 10 stranieri su 11.
Di tutto questo dovremmo vergognarci, il resto fa solo volume.
Marco Vannucci