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Usa. Odifreddi (matematico): “Musk e Trump sono due galli in un pollaio, voleranno scintille”

Il matematico, a margine della presentazione del suo nuovo libro ‘C’è del marcio in occidente’, si è pronunciato in merito alla polemica che ha coinvolto il presidente Mattarella ed Elon Musk, affermando

“La polemica di Musk non è indirizzata soltanto all’Italia e a Mattarella, ma è generale. Lo definirei più un problema Musk-Trump, due magnati economici che arrivano al potere e quando succede mal digeriscono la separazione dei poteri. La stessa cosa successe da noi quando Berlusconi divenne capo del governo”.

Così si è espresso Piergiorgio Odifreddi, ai microfoni di Radio Cusano nel corso della trasmissione ‘5 Notizie’ condotta da Gianluca Fabi.

Il matematico, a margine della presentazione del suo nuovo libro ‘C’è del marcio in occidente’, si è pronunciato in merito alla polemica che ha coinvolto il presidente Mattarella ed Elon Musk, affermando: “Il problema è che negli USA ci sono due galli in un pollaio, Trump e Musk appunto.  Io la vedo male, soprattutto perché Musk è un tipo molto impulsivo e la politica richiede l’approccio contrario. Trump lo utilizzerà finché gli servirà, poi probabilmente se ne libererà. Ho letto che Musk sta organizzando un proprio partito, vedremo come evolverà la cosa”.

Piergiorgio Odifreddi si è soffermato poi sulle parole del caporedattore di Science Thorp, che ha affermato come le elezioni di Trump abbiano evidenziato la necessità di riavvicinare i cittadini americani alla scienza e alle istituzioni, specificando: “Da scienziato mi trovo d’accordo con Thorp quando dice che i leader della comunità scientifica devono far innamorare di nuovo i cittadini della scienza. Il problema è che l’analisi che lui fa dimostra come la maggioranza degli americani sia poco alfabetizzata e piuttosto ignorante. E questo accade non solo in America, ma nella maggior parte dei paesi tecnologicamente avanzati. Si è visto soprattutto nel periodo Covid questo problema, dove i cittadini dichiaravano che credevano più alla Bibbia che alla Scienza. Molti di loro credono ancora che il mondo sia nato 6000 anni fa come dice la religione”.

Per il matematico: “La scienza è diventata così complessa che le persone non riescono a comprenderla e perciò non si fidano. L’antiscientismo-ha poi concluso- è imperante: quasi il 20% degli americani, per esempio, non ha fatto il vaccino per il covid. Bisogna reindirizzare queste persone alla scienza, ricucendo lo scollamento dal pensiero scientifico delle persone comuni. Che poi queste stesse persone non sono contrarie alla tecnologia in sé, il loro problema è l’ignoranza che li porta a non capire e quindi a non fidarsi“.