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La nuova Notre Dame presentata da Macron

Il 29 novembre, Notre-Dame de Paris ha finalmente svelato il suo riacquistato splendore, restituendo alla capitale francese uno dei suoi simboli più iconici, cinque anni dopo il devastante incendio che aveva colpito la cattedrale nell’aprile del 2019. Questo evento significativo è stato segnato dall’ultima visita di Emmanuel Macron, il presidente della Repubblica, il quale ha descritto la riapertura della cattedrale come una “scossa di speranza” per la nazione, dopo aver affrontato quella che ha definito una “folle sfida”: ricostruire un monumento tanto amato in un lasso di tempo incredibilmente ristretto.

Durante il discorso tenuto all’interno della cattedrale, Macron ha espresso la sua immensa gratitudine verso i circa 2.000 sostenitori e partner che hanno reso possibile ciò che molti consideravano impossibile. Tra loro, circa 1.300 erano presenti all’evento, un numero significativo che testimonia l’impegno e la dedizione di tanti verso la salvaguardia di un patrimonio culturale inestimabile. “Voi siete stati gli alchimisti del sito e avete trasformato il carbone in arte”, ha affermato il presidente, celebrando la capacità di queste persone di ricreare bellezza e sostegno in seguito a una tragedia così profonda.

Macron ha tracciato un parallelo tra la ferita inferta dall’incendio e il potere rigenerativo della comunità, riconoscendo che l'”inferno di Notre-Dame” non è stata soltanto una calamità, ma un catalizzatore di unità e resilienza. “Avete ottenuto ciò che pensavamo impossibile”, ha dichiarato, rimarcando il coraggio di coloro che hanno messo in discussione le tempistiche e le scadenze della ricostruzione, etichettandole come “folle” o “arbitraria”. In un momento in cui il mondo sembra spesso segnato da divisioni e incertezze, la rinascita di Notre-Dame emerge come un esempio di ciò che si può raggiungere quando le persone collaborano con un obiettivo comune.

La riapertura ufficiale, prevista per il weekend del 7 e 8 dicembre, promette di essere un evento di grande risonanza, capace di catturare l’attenzione non solo della Francia, ma dell’intero pianeta. Macron ha avvertito che “lo shock della riapertura” sarà paragonabile all’impatto emotivo dell’incendio stesso, ma questa volta sarà un “shock di speranza” – un invito a guardare al futuro con ottimismo e determinazione. La cattedrale, dunque, non è solo un edificio; è un simbolo di perseveranza, una testimonianza del potere collettivo di una comunità che si unisce per riparare le ferite inflitte dalla tragedia.

Con la sua riapertura, Notre-Dame non sarà solamente restaurata nella sua forma architettonica originale, ma sarà anche un faro di speranza per tutti noi. Questo avvenimento segna un capitolo nuovo nella storia, un passo verso la guarigione e la ricostruzione, dimostrando che, anche nei momenti più bui, la luce della speranza può prevalere.

Fonte: Le Figaro

Riguardo l'autore

martinacecco

Giornalista e blogger. Collaboro con il web in rosa di Donnissima. Dirigo Secolo Trentino e Liberalcafé. Laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi di Trento. Collaboro con un Progetto sperimentale di AI.