Eccola, l’anime che in un attimo ha conquistato il mondo, Giappone compreso, figlia di TokiDoki, lanciata per il Giubileo 2025 del Vaticano, ora diventata una star virtuale, un meme per ragazzi, un personaggio dei cartoni animati e una icona soft porno. No, ora dobbiamo capire come mai e in che modo. LUCE è e doveva rimanere un’icona pura, una ragazzina con gli scarponi sporchi di terra, che cammina con la croce al collo alla guida di un nutrito gruppo di giovani fedeli. Era e doveva essere il simbolo indiscusso della purezza. Ma, internet, sappiamo bene, non accetta mediazioni e limitazioni.
Procediamo con ordine: due mesi or sono, il 28 ottobre scorso, il Vaticano ha introdotto una mascotte in stile anime di nome Luce per rappresentare i pellegrini cattolici nell’anno giubilare del 2025 e, nel giro di una settimana, il personaggio è già diventato virale su Internet. In meno di sette giorni, centinaia di meme e interpretazioni di fan art di Luce (pronunciato Lu-Chay) sono apparsi su siti di social media come Facebook, X, Reddit e TikTok. In Giappone il pubblico è impazzito e cerca di raggiungere l’acquisto della piccola mascotte ad ogni costo. Esiste pure una Criptovaluta battezzata Luce Token.
Luce è una mascotte dai capelli blu che indossa un rosario al collo e un impermeabile giallo che vuole simboleggiare il viaggio attraverso le tempeste della vita e riflettere il colore della bandiera del Vaticano. Indossa stivali verdi infangati che rappresentano un viaggio lungo e difficile e porta un bastone destinato a simboleggiare il pellegrinaggio verso l’eternità.
Padre Matthew P. Schneider, LC, un prete cattolico con un grande seguito sui social media, ha abbracciato la mascotte, creando thread su X con più di 70 delle sue interpretazioni preferite di Luce. Alcuni degli artisti dilettanti sono cattolici, ma anche dozzine di artisti amatoriali di anime che normalmente producono arte secolare sono saltati sulla tendenza. “Mi piace Luce, la mascotte dell’anno santo 2025”, ha detto Schneider su X. “Le immagini sembrano un buon adattamento cristiano della cultura moderna o dell’inculturazione”.
Il personaggio ben presto è uscito dalle stanze religiose e benedette e ha preso carattere: il teologo cattolico tradizionalista Peter Kwasniewski ha scritto su X che “anche se Luce non è ‘malvagia’, il fatto che sia kitsch, carina, imbarazzante e infantile è già offensivo per la religione del Logos”. Molti non sono per niente d’accordo che un’azienda polisessuale abbia svelato un personaggio per la Chiesa. Il Vaticano intende continuare ad andare avanti con la mascotte. Luce ha fatto un’apparizione alla convention Lucca Comics and Games in Toscana, in Italia, lo scorso fine settimana e apparirà anche all’Expo 2025 di Osaka, in Giappone, il prossimo anno.
Il video di presentazione del Giubileo in Vaticano, tutto in italiano, è apparso come una normale e tipica conferenza stampa. La generazione di immagini AI ha aumentato esponenzialmente la velocità con cui Luce e i suoi amici si sono trasformati in un fenomeno della pop art. Facendo il resto.