In Italia abbiamo un problema che non riusciamo a risolvere: le abitazioni sono spesso mantenute in regime amicale, senza inferriate, con pochi sistemi di allarme, con una risicata diffusione dei controlli di vigilanza privata, con un enorme impiego di forze dell’ordine dello Stato che non possono però fare nulla per quanto riguarda la prevenzione dei furti in abitazioni e in aziende.
Se spesso per quanto riguarda la videosorveglianza per le attività medie e grandi si è riusciti a risolvere molto, per quanto concerne invece le attività più piccole e le abitazioni private i costi sono ancora molto limitanti.
Al netto di questa premessa, che implica una serie di deduzioni logiche, i dati alla mano: in Italia ogni 9 minuti viene denunciato un furto con un costo stimato per le attività commerciali di circa 3 miliardi di euro all’anno. I dati sono ufficiali in quanto sono stati diffusi da ISTAT, l’istituto di Statistica legato alle attività politiche, ovvero quello da cui dovrebbero discendere le scelte di priorità del Governo NAZIONALE.
In altri termini: le necessità che si evincono da ISTAT dovrebbero essere prevalenti rispetto ad altre scelte di comodo. Per fare un esempio, quindi, di fronte a una scelta politica si dovrebbero tener conto anche di queste cose, vediamo ad esempio il caso della Stretta sugli alcolici, determinata dai dati di incidenza delle guide in stato di ebrezza o la Legittima difesa, vedi il caso dei furti domestici. La politica è questo.
Secondo quanto troviamo scritto invece in TRANSCRIME e nel Rapporto Intersettoriale sulla criminalità predatoria di OSSIF, il Centro di Ricerca dell’ABI sulla Sicurezza Anticrimine in collaborazione con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, rapine (+7,6% rispetto ai 12.758 casi del 2022) e furti (+6,7% rispetto ai 453.035 furti del 2022) sono in aumento, non in calo, come invece molta stampa ha riportato, poiché i parametri da considerare sono molti. Se si considera la densità demografica, ad esempio, un ottimo stratagemma per nascondere i problemi, si potrebbe concludere che i furti e le rapine sono in aumento dove aumenta la popolazione, invece i parametri da confrontare sono quelli del numero delle abitazioni e delle attività.. ad esempio.
Riportando fedelmente il rapporto possiamo evincere che le rapine in pubblica via (59%), superano quelle avvenute negli esercizi commerciali (14%), nelle abitazioni (6,4%), in locali pubblici (3,9%), in farmacia (1,3%), crollano invece le rapine ai distributori, in tabaccheria, uffici postali e banche. I mitici anni ’70 hanno fatto il loro tempo, a dimostrazione del fatto che, laddove si utilizzino sistemi di blocco per il contante e l’oro, videosorveglianza e allarmi, nessun ladro si ostinerà a perdere la vita senza risultati.
Milano, Rimini e Roma sono le città dove sono avvenuti più fatti criminosi denunciati, un dato su cui riflettere: 7 italiani su 10 dichiarano che le ferie, nonostante siano un momento bello e di svago, diventano spesso causa di ansia e di preoccupazione per la questione della sicurezza, le famiglie italiane che possono permettersi di assumere un vigilante privato per la sicurezza durante le vacanze a livello aziendale e domestico sono ancora poche rispetto al bisogno, nonostante le agenzie per la sicurezza privata siano per fortuna in aumento e i costi siano in calo. Lo Stato non ha ancora provveduto, invece, a regolarizzare per il cittadino una posizione contributiva che consenta di assumere del personale per questo tipo di mansione, che non rientra purtroppo e non si sa come mai, nel lavoro domestico, a causa di un vuoto normativo relativo al livello di sicurezza, che per il lavoratore domestico è quello basico, per la vigilanza è quello superiore.
Funzionano i sistemi di allarme antintrusione e antifurto, che possono essere collegati direttamente con le forze dell’ordine, mentre per quanto riguarda gli allarmi statici senza una buona assicurazione di copertura, non si hanno particolari vantaggi. Cyber Risk ha promosso una campagna che è stata registrata anche da Clusit (2024) per spiegare come mai anche il sistema informatico sia importante, perché l’intrusione nello scaricamento dei dati ad esempio consente ai ladri, che prima chiamavano fingendosi call center, di controllare quando la rete è in uso e violandoli verificare pernottamenti e acquisti di biglietti.
Martina Cecco
FOTO SPAZIO WIND UTENTE PRIVATO
Brazil’s Disney Pages: Disney’s Band
FONTE DATI ISTAT, MYMONEY, CYBER RISK