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Sanremo 2025: per Secolo Trentino i vincitori sono Cristicchi e Carlo Conti

Nonostante i timori alla vigilia dell’evento anche quest’anno, il Festival di Sanremo ha regalato emozioni, dibattiti e momenti di grande musica. Il palco dell’Ariston ha visto esibirsi artisti di diversa estrazione e sensibilità, mescolando tradizione e innovazione in una competizione che ha appassionato milioni di italiani. Dopo aver seguito attentamente le esibizioni e analizzato il gradimento del pubblico, anche la nostra redazione si è permessa di sfilare una propria classifica, premiando gli artisti che, secondo noi, hanno lasciato il segno in questa edizione del Festival.

Per noi indubbiamente il vincitore tra gli artisti in gara è Simone Cristicchi con il suo brano: “Quando sarai piccola”. Con il suo stile inconfondibile e la capacità di raccontare storie intense, Simone Cristicchi è stato il vero protagonista di Sanremo 2025. Il suo brano, difficile da ascoltare se non nell’accettare di versare una lacrima di dolore, profondo ed emozionante, ha toccato corde universali, dimostrando ancora una volta la sua abilità nel coniugare poesia e musica. Si tratta di un canto personale, scritto per la madre colpita da un grave problema di salute mentale. Ma non è solo questo: è un canto universale che va oltre il caso personale del suo autore. Parla dell’invecchiamento dei genitori, che tornano bambini, fragili, bisognosi di aiuto, di attenzioni, di essere accuditi, così come loro hanno fatto con i figli piccoli, ora diventati adulti.

È una riflessione sulla vita, sui sentimenti e sulla società. Una canzone malinconica che racconta il passare del tempo, la vita che inesorabilmente fugge e i legami familiari, il restituire quell’amore ricevuto.

È l’amore che supera il dolore, persino i sentimenti di rabbia e impotenza di fronte allo scorrere del tempo. Cristicchi ha portato sul palco un pezzo che non si limita a essere una semplice canzone, ma un racconto che lascia il segno, capace di far riflettere e di trasmettere emozioni autentiche. Per questi motivi, per la redazione di Secolo Trentino è lui il vincitore morale di questa edizione.

Oltre a Cristicchi, diversi artisti si sono distinti a Sanremo 2025, lasciando il segno con performance memorabili.

Lucio Corsi è stata la vera rivelazione del Festival. La sua scelta di portare sul palco un’icona nazionale come Topo Gigio ha attirato l’attenzione, ma è stata la sua musica a conquistare il pubblico. Come un personaggio fiabesco, anacronistico e con uno stile irripetibile, Corsi ha sorpreso tutti con un brano potente, capace di fondere nostalgia e innovazione. Ha dimostrato che spesso le anime meno appariscenti custodiscono le verità più profonde. La speranza è che la sua arte resti intatta, senza essere snaturata dall’industria discografica.

Fedez, con Battito, ha regalato una delle canzoni più intense della sua carriera. Un brano crudo e sincero che affronta senza filtri il tema della salute mentale, trasformando il dolore in musica. Un viaggio claustrofobico dentro una mente in tempesta, in cui il tempo sembra sospeso fino al liberatorio applauso finale. Al di là delle polemiche che spesso lo accompagnano, Fedez ha messo a nudo sé stesso, lasciando un’impronta profonda su questo Festival.

I Coma Cose hanno confermato il proprio talento con una canzone che mescola elettronica e sentimenti autentici. Con il loro stile intimo e riconoscibile, hanno saputo coinvolgere il pubblico, mantenendo il legame con le nuove generazioni.

Non ci saremmo aspettati dei risvolti così innovati al festival. Nei fatti sebbene si sia puntato a uno stile molto sobrio, classico e che rimanda ai primi festival di Sanremo, questa edizione che era stata additata come ‘quella dell’amore’, in realtà si è rivelata essere un palcoscenico per tematiche di cui si tende a parlare, ancora, molto poco e soprattutto come se fossero dei tabù; il politicamente corretto è stato messo da parte per lasciare spazio a temi universali come l’amore per i propri genitori, per i figli e per se stessi. Problemi che affliggono la società moderna che, come ha detto Alberto Angela durante l’ultima puntata, oggi fatica a sognare e a credere nel futuro.